CARIATI Il Tribunale penale di Castrovillari, giudice monocratico Annamaria Grimaldi, ha condannato alla pena di 1 anno e 6 mesi di reclusione F. F. (di Terravecchia) per l’omicidio stradale del giovane Fabrizio Carrozza – foto sopra.
L’incidente in cui il 20enne ha perso la vita si è verificato a Cariati il 29 settembre 2017 in via San Cataldo ed era stato causato da F. che, alla guida di una Ford Fiesta, aveva effettuato una repentina e improvvisa manovra di svolta a sinistra andando a impattare frontalmente contro il centauro che sopraggiungeva dalla direzione di marcia opposta.
La vittima non ha mai ripreso conoscenza dopo l’urto: era in condizioni disperate e, poche ore dopo, ha perso la vita all’ospedale di Rossano. Il legale della famiglia della vittima, Araldo Parrotta, ripercorre in una nota i fatti salienti del dibattimento, a partire dalle «ombre gettate sulla dinamica dalle fuorvianti deposizioni iniziali rese da due ragazze trasportate a bordo della Ford Fiesta condotta da F.». Inizialmente, infatti, si era ipotizzato il concorso colposo della vittima nella genesi dell’incidente.
Nel corso del processo, però, alcuni testimoni hanno sconfessato quelle versioni iniziali «evidenziando la responsabilità esclusiva dell’imputato», spiega la nota. Accanto alle testimonianze sono segnalate «l’acquisizione della relazione del consulente della Procura, Giuseppe Minasi, e di quella del consulente dei familiari della vittima, Fabrizio Coscarelli che «hanno determinato il giudice monocratico alla nomina di un proprio perito nella persona di Gianluca Cuomo». Questi «ha definitivamente stabilito la dinamica dell’incidente evidenziando che, pur essendoci una piena visibilità e una serena avvistabilità tra i conducenti dei due mezzi, la svolta a sinistra è stata effettuata da F. a soli 0,8 secondi dall’impatto non lasciando allo sfortunato Fabrizio Carrozza nessuna possibilità di evitare l’impatto mortale».
L’imputato, che ha ottenuto il beneficio delle attenuanti generiche, della non menzione e della sospensione condizionale della pena, è stato condannato al pagamento delle spese processuali e alla sospensione della patente di guida per un anno, assieme alla condanna a una provvisionale in favore dei familiari della vittima mentre il danno dovrà essere quantificato da un Giudice Civile».
«I genitori ed i fratelli della vittima – continua la nota –, insieme a altri parenti, hanno sempre confidato nella Giustizia partecipando in rispettoso silenzio alle tante udienze celebrate dal 2019 in poi, e, ieri hanno assistito con immenso rispetto alla lettura del dispositivo della sentenza al cui esito hanno confermato l’incarico in favore del proprio Avvocato per procedere contro tutti coloro che hanno partecipato a disseminare false notizie e testimonianze».
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