ROMA Il sottosegretario leghista all’Economia, Federico Freni, assicura che il testo definitivo della legge di bilancio arriverà in Parlamento «entro la settimana, non ci sono problemi sulle coperture». Sul taglio delle tasse aggiunge, in un’intervista a La Stampa: «Abbiamo fatto più di Draghi, il cuneo fiscale pesa 4 miliardi nella manovra, è la seconda voce di spesa dopo l’energia». E sulla nuova tassa sugli extra profitti delle imprese energetiche spiega: «Abbiamo cambiato la base imponibile: non è più l’Iva che intercettava una serie di voci non necessariamente legate all’energia, ma l’utile. Contiamo così di superare molti contenziosi avviati nel corso di quest’anno rispetto alla prima formulazione de contributo straordinario» e «stimiamo di recuperare circa tre miliardi; se a queste risorse si somma il gettito atteso dall’imposta, il totale nel 2023 arriva a 6 miliardi». Quindi «in condizioni economiche difficilissime, con 21 miliardi vincolati alla spesa energetica, siamo riusciti ad ampliare di un ulteriore punto il taglio del cuneo fatto dal governo Draghi: non è poco. Si poteva fare di più? Certamente sì, se l’emergenza energia non fosse stata, come è giusto che sia, la prima priorità del Paese».
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