CROTONE Domani il presidente del consiglio comunale di Crotone, Giovanni Greco, spiegherà le ragioni delle sue dimissioni e farà il punto sui due anni di attività. L’appuntamento tra Greco e i giornalisti è stato fissato alle ore undici di venerdì. È stato il sindaco Vincenzo Voce a chiedergli la disponibilità a fare un passo indietro, perché la sua postazione serve per riequilibrare le forze della maggioranza. Sin dal suo insediamento Voce ha avuto problemi di maggioranza tanto che, già lo scorso mese di febbraio, aveva tentato di risolvere la questione mettendo in atto una rimodulazione della giunta comunale. Un rimpasto, quello di febbraio, che non ha dato i risultati sperati, perché i problemi di maggioranza non sono stati risolti.
L’operazione che intende mettere in campo in questa fase il sindaco, prevede la sostituzione di Greco alla guida del consiglio comunale con Mario Megna, eletto nella lista “Iole Santelli presidente” (opposizione). Megna, tra l’altro, sino a qualche settimana fa, ricopriva la carica di coordinatore cittadino di Forza Italia. Carica che ha lasciato in seguito alla presa di posizione del coordinatore regionale forzista, Giuseppe Mangialavori, che si è detto contrario all’entrata nella maggioranza di esponenti di FI.
A favore dell’operazione, sin dal primo momento, si è dichiarato il coordinatore provinciale forzista, Sergio Torromino, che si era posto l’obiettivo di spostare l’amministrazione comunale guidata da Voce (civica) nelle sponde del centrodestra. Lo nomina di Megna consente, quindi, in prima battuta, di potere contare su un voto in più in consiglio comunale. Greco, comunque, non verrà esautorato, perché per lui è previsto un incarico in Giunta, quando appunto i tempi saranno maturi per completare il “progetto rilancio” pensato da Voce. Questo progetto prevede, infatti, aggiustamenti anche nell’attuale esecutivo.
L’operazione che, secondo gli spifferi di palazzo, dovrebbe essere completata nel prossimo mese di gennaio, prevede il “licenziamento” di tre assessori: Rachele Via, Giovanni Pitingolo e Natale Filiberto. Quest’ultimo chiede da tempo di essere sollevato dall’incarico per poter tornare a tempo pieno alla sua professione di avvocato.
Sempre secondo quanto si mormora nei corridoi della politica, Filiberto considera positiva la sua esperienza, ma non sarebbe del tutto felice di condividere il lavoro nella Giunta con soggetti che potrebbero avere condizionato le scelte del sindaco Voce. Una delle tre postazioni, quindi, dovrebbe andare a Greco, mentre per le altre due ci sono spinte da parte di consiglieri comunali di maggioranza.
Sui nomi ancora non c’è nessuna certezza. In caso di nomina dei consiglieri, si dice, subentrerebbero nella massima assise soggetti fedeli a Voce. Si porterebbe, quindi, a termine l’operazione tranquillità. Domani Greco spiegherà le ragioni della sua scelta e la formalizzazione delle sue dimissioni dovrebbe esserci il prossimo 29 novembre, nel corso del consiglio comunale. Nella stessa seduta, salvo complicazioni, dovrebbe esserci l’elezione di Megna. (redazione@corrierecal.it)
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