REGGIO CALABRIA Per il momento sono 4, ma nei prossimi giorni saranno probabilmente raddoppiati se non triplicati. A distanza di una settimana si torna in aula in Consiglio regionale, convocato per lunedì pomeriggio 28 novembre con inizio alle ore 15.30. Per adesso sono 4 i punti all’ordine del giorno indicati nella convocazione.
La presa d’atto delle dimissioni del Pd Nicola Irto, eletto al Senato, quindi una proposta di legge della forzista Katya Gentile in matteria funeraria, e ancora la proposta di legge del presidente Filippo Mancuso che istituisce l’Osservatorio regionale contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro e infine la proposta di legge di iniziativa della Giunta Occhiuto che razionalizza il sistema dei controlli interni e trasparenza della Regione attivando il nuovo organismo per la legalità (O.Re.Co.L). Ma si tratta di un ordine del giorno che – come insegna la prassi – è assolutamente provvisorio, perché sicuramente verrà rimpinguato da altre pratiche, su alcune delle quali – si dice nei corridoi di Palazzo Campanella – c’è aria di blitz da parte della maggioranza di centrodestra. In particolare, si attende la seduta della seconda Commissione Bilancio del Consiglio regionale, in programma oggi con ben nove punti all’ordine del giorno, alcuni dei quali particolare “pesanti”. Anzitutto, c’è l’assestamento di bilancio della Regione varato nei giorni scorsi in Giunta Occhiuto, manovra da 52 milioni in buona parte condizionata dai vincoli di bilancio e dalle ristrettezze di cassa. Da segnalare poi una proposta di legge in materia di strutture speciali, tema sempre molto “sensibile”: il testo in particolare aggiunge la figura del responsabile amministrativo dell’Ufficio di gabinetto della Giunta e inoltre prevede che alcune figure – il segretario particolare, il responsabile amministrativo e l’autista del presidente, del vicepresidente e degli spessori possono essere scelti all’esterno della pubblica amministrazione. Infine, la “Seconda” oggi si occuperà anche della contestatissima proposta di legge sul gioco d’azzardo presentata dai capigruppo della maggioranza di centrodestra licenziata già dalla prima Commissione e dall’Anti-‘ndrangheta ma molto contestata dalle opposizioni, secondo le quali il testo di fatto sarebbe una “sanatoria” sterilizzando di fatto i limiti posti dalla prima legge in tema di ludopatia varata nel 2018. Secondo quanto si apprende da fonti di Palazzo Campanella, è sicuro che l’assestamento di bilancio lunedì arriverà in Consiglio regionale, ma tutto lascia supporre che vi approderanno anche questi altri due testi normativi, e probabilmente non solo questi. (c. a.)
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