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La madre di Mary Cirillo: «Mia figlia uccisa dal marito, non pensava che sarebbe arrivato a tanto»

«Mi diceva: “Non mi ucciderà mai, sono la madre dei suoi figli”». Nella sua drammatica testimonianza le parole della 31enne morta a Monasterace

Pubblicato il: 26/11/2022 – 19:58
di Mariateresa Ripolo
La madre di Mary Cirillo: «Mia figlia uccisa dal marito, non pensava che sarebbe arrivato a tanto»

LOCRI «Mi diceva: “Non mi ucciderà mai, sono la madre dei suoi figli”». Lascia senza fiato la testimonianza di Rosetta Origlia, madre di Mary Cirillo, la 31enne barbaramente uccisa con due colpi di pistola il 18 agosto del 2014 a Monasterace, in provincia di Reggio Calabria. Una tragedia che sconvolse l’intera comunità per la ferocia con cui Giuseppe Pilato agì contro la moglie, madre dei suoi quattro figli. «Era il 18 agosto. Intorno alle due e mezza del pomeriggio mia figlia mi salutò dicendomi che doveva tornare a casa. Provai a chiamarla poi, verso le 15.30, ma non mi rispose più». Rosetta Origlia inizia così il drammatico racconto dell’ultimo giorno di vita di sua figlia. La testimonianza durante un incontro a Locri in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Un racconto, quello di quel tragico giorno di otto anni fa, denso di rabbia e di dolore.

Rosetta Origlia, madre di Mary Cirillo

Il delitto e il processo. «Non hanno dato la giusta pena all’assassino che ha ucciso mia figlia»

Nel pomeriggio di quel 18 agosto Mary venne uccisa a casa dal marito, Giuseppe Pilato, con due colpi di pistola calibro 7.65, uno in bocca e l’altro alla tempia. In casa con loro c’era anche il figlio più piccolo della coppia, che all’epoca aveva poco più di un anno. Il cadavere della donna in una pozza di sangue venne ritrovato dalla figlia di appena dieci anni. L’uomo, dopo avere ucciso la moglie, si diede alla fuga per poi costituirsi ai carabinieri il 23 agosto successivo. Movente dell’omicidio, secondo quanto è emerso dalle indagini, la gelosia di Pilato, a causa della quale erano frequenti le liti con la moglie. Dopo la condanna all’ergastolo in primo grado e alla condanna a 26 anni nel primo processo d’appello, la pena per Pilato è stata rideterminata a 17 anni e 4 mesi di reclusione. «Non hanno dato la giusta pena all’assassino che ha ucciso mia figlia. Vorrei solo che buttassero le chiavi e che non uscisse più. Resterà per sempre l’assassino della mamma dei suoi figli», Rosetta Origlia si è detta «delusa e arrabbiata con la legge e con la giustizia». «Anche se con qualsiasi pena mia figlia non sarebbe tornata indietro, – ha rimarcato la donna – ma era una ragazza di soli trent’anni che è stata uccisa barbaramente».

«Non pensava che sarebbe arrivato a tanto». Il messaggio: «L’amore non fa lividi»

«Mi diceva: “Sono la mamma dei suoi figli e non mi farà mai del male”». La signora Rosetta, che dopo la morte di Mary ha cresciuto i suoi quattro figli, riporta le parole della 31enne raccontando il dramma vissuto e gli episodi di violenza che hanno costellato gli anni insieme a Pilato: «La picchiava, una volta con un pugno le spaccò il labbro. Il giorno del suo matrimonio la fece piangere». La donna racconta poi il tentativo di mettere in guardia la figlia da un uomo che si era sempre dimostrato violento: «Le dicevamo: “Prima o poi ti uccide”, ma lei non vedeva niente, era accecata dall’amore e non pensava che lui avrebbe fatto questo gesto». E infine il messaggio rivolto a tutte le donne in una giornata dal grandissimo valore simbolico: «A tutte le ragazze dico: l’amore non vi uccide, l’amore non fa lividi. L’amore ti dà solo la mano e ti vorrà bene per tutta la vita».

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