LOCRI Con un indumento rosso e una fiaccola accesa in mano per ribadire il loro “no” alla violenza sulle donne, una piaga sociale che nel 2022 ha causato solo in Italia 104 vittime. Così i cittadini hanno sfilato per le vie di Locri, in occasione della giornata del 25 novembre, in un corteo che dalla stazione è giunto al Palazzo comunale per la posa a dimora di una pianta di gelsomino.
«Un evento che ha lo scopo primario di non tenere abbassate le luci su eventi così drammatici», ha dichiarato ai nostri microfoni Elisa Sansalone, presidente della sezione Fidapa di Locri, che ha auspicato per contrastare un fenomeno che vede protagoniste migliaia di donne in tutto il mondo, a «un vero e proprio cambiamento culturale». «Un femminicidio – dichiara Sansalone – è un crimine contro l’umanità e richiede un cambiamento culturale. Se ancora dal 1999, da quando l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha istituito questa giornata internazionale, continuiamo a registrare escalation di violenza contro le donne, allora veramente il problema è strutturale. La violenza di genere – ha sottolineato – non è un fatto privato, ma è un fatto che riguarda l’intera collettività, quindi sia come individui che come istituzioni e associazioni tutti siamo tenuti a contrastarla ognuno per il ruolo che ci compete. Noi auspichiamo che questi incontri servano a sensibilizzare le coscienze nella speranza di un mondo diverso, dove essere donna non è un pericolo».
«Ribadiamo il nostro no ad ogni forma di violenza», ha sottolineato l’assessore alle Pari opportunità del Comune di Locri Domenica Bumbaca che ha aggiunto: «Oggi insieme alla Fidapa camminiamo per ribadirlo e sicuramente non ci fermeremo qui. Andremo a riformulare un documento su quello che è il nostro concetto di come potrebbe e di come dovrebbe essere il formulario e il documento sul reddito di libertà». Un reddito a sostegno delle donne e che – ha sottolineato Bumbaca – «ha dei passaggi che andrebbero migliorati e rivisti. È un reddito che deve prevenire qualsiasi tipo di abuso e di violenza».
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