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Crotone, Mario Megna eletto nuovo presidente del Consiglio comunale

Ha riportato 20 voti a favore su 29 votanti, qualcuno in più di quanti ne conta la maggioranza che lo sostiene ufficialmente

Pubblicato il: 29/11/2022 – 20:37
di gaetano megna
Crotone, Mario Megna eletto nuovo presidente del Consiglio comunale

CROTONE Mario Megna è il nuovo presidente del consiglio comunale di Crotone. E’ stato eletto nel tardo pomeriggio di oggi con 20 voti a favore su 29 votanti, qualcuno in più di quanti ne conta la maggioranza, che ha sostenuto ufficialmente l’elezione di Megna. Questo potrebbe essere il segnale che l’amministrazione potrà contare su numeri meno risicati rispetto al passato. Sette voti sono andati al capogruppo di Fratelli d’Italia, che è stata l’unica ad ufficializzare la propria candidatura, uno al sindaco Vincenzo Voce (provocazione) e una scheda è stata depositata nell’urna senza nessuna preferenza (bianca). A favore del capogruppo di FdI ha votato il capogruppo del Partito democratico, Andrea Devona. Lo ha dichiarato nel suo intervento. Il dibattito che ha proceduto l’elezione è durato circa due ore e non sono mancati gli scontri verbali violenti. Megna ha preso il posto del dimissionario Giovanni Greco, che è tornato a fare il consigliere in attesa di una nomina in Giunta. La seduta di oggi è stata presieduta dal consigliere “anziano”, Fabio Manica, che è stato chiamato a gestire una situazione incandescente. Manica, comunque, ha saputo tenere la barra dritta impedendo che il dibattito potesse degenerare. Molto spesso è stato costretto, infatti, a richiamare i consiglieri ad avere un comportamento confacente al ruolo istituzionale. La prima fase del dibattito è stata impegnata sull’opportunità di aprire un confronto sull’elezione del nuovo presidente e sulle ragioni che hanno determinato le dimissioni di Greco. Oppure se procedere direttamente alla elezione del nuovo presidente. Dopo una serie di proposte è passata la linea che non si sarebbe discusso delle ragioni che hanno determinato le dimissioni di Greco per dedicare tutta l’attenzione sulla scelta del nuovo presidente. A questo punto è intervenuta Cantafora, che ha ufficializzato il proposito di porre la sua candidatura. Gli interventi sono stati in tutto 15. L’opposizione ha puntato ad attaccare sia Megna che, dai banchi della minoranza, è passato a quelli della maggioranza e sia il sindaco Voce perché non avrebbe onorato gli impegni presi con gli elettori. Voce è stato accusato anche di scarsa coerenza politica. I rappresentanti della maggioranza, invece, hanno puntato il dito contro i consiglieri eletti nelle liste di Voce, che sono passati dall’altra parte della barricata. Qualche sfilettata c’è stata anche tra i rappresentanti dell’opposizione. In particolare il capogruppo del Pd ha replicato ad un rappresentante dell’opposizione che, poco prima, aveva invitato alcuni colleghi a “vergognarsi” per il modo di comportarsi. “Mi vergognerei – ha detto Devona – se dopo avere scritto il programma di Voce ed essendo stato eletto, sarei passato all’opposizione”. Apprezzato l’intervento di Greco, che ha sottolineato come la sua scelta di dimettersi rappresentava un atto di coerenza con l’idea progettuale di Voce di cambiare il volto della città. “Alla conclusione delle mie dimissioni – ha detto Greco – ci siamo arrivati dopo settimane di confronto”. La scelta sarebbe stata, quindi, fatta per rafforzare l’attuale maggioranza. Botta e risposta tra la consigliera Carmen Giancotti e Mario Megna. Giancotti ha accusato Megna di trasformismo politico e Megna ha replicato accusandola di non avere autonomia politica. Megna ha ricordato a Giancotti di avere condiviso il progetto della sua nomina e di avere partecipato anche ad alcuni incontri. Giancotti non ha, poi, partecipato al voto. Quasi tutti hanno ringraziato Greco per il lavoro svolto alla guida del Consiglio. Lo ha fatto anche Voce, concludendo il dibattito. Il sindaco ha evidenziato di non avere problemi di maggioranza, potendo contare su 17 consiglieri ed ha puntato il dito contro i quattro rappresentanti eletti nelle sue liste, che sono transitati tra i banchi dell’opposizione.  Ha ricordato che alcuni si trovano nella massima assise perché lui al secondo turno è stato eletto sindaco. Si è detto soddisfatto dei risultati sino ad ora conseguiti e si è detto certo che i cittadini sono dalla sua parte. Al rappresentante del Pd che gli aveva posto il problema dei cambi in Giunta ha ricordato che, l’ultimo sindaco dem, ha sostituito 53 assessori. Ha anche voluto evidenziare di non avere mai usato il termine Put (Partito unico della torta). “Questo termine – ha detto Voce – non mi piace”. Alle 18,56 sono state aperte le urne per l’elezione del presidente. Si è votato a scrutino segreto. E’ una delle poche volte che l’intervento del sindaco ha concluso il dibattito, così come avveniva nel passato. In molte altre occasioni, infatti, i consiglieri chiedevano di replicare al sindaco. Il Consiglio all’unanimità si è espresso per l’immediata esecutività dell’elezione e, quindi, Megna si è insediato. Breve il suo primo intervento: “Questa elezione mi onora molto e mi riempie di responsabilità. Sarò il presidente di tutto il Consiglio e intendo adoperarmi per fare funzionare al meglio le commissioni consiliari. Difenderò i consiglieri dagli attacchi esterni e farò in modo che siano messi a disposizione delle commissioni tutti i documenti per procedere alle valutazioni”.    

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