Garantire una giustizia non solo formale ma anche sostanziale che tuteli i diritti di tutti, nessuno escluso, deve diventare una priorità nell’Agenda di governo delle amministrazioni locali della Calabria. È per questo motivo che, durante l’incontro tenutosi nei giorni scorsi con il presidente Occhiuto, ho chiesto il sostegno e il monitoraggio del percorso di attuazione della L. 112/2016, per valorizzare e riaffermare il diritto delle persone con disabilità alla realizzazione del “progetto di vita”.
Si tratta di un argomento ricco di significato e di risvolti importanti per ogni individuo con disabilità, che ha il diritto come di vivere libera e autonoma. Introdotto per la prima volta nel sistema normativo italiano dalla L. 328/2000, il progetto individuale rappresenta un percorso di costruzione progettuale che ogni Comune è tenuto a redigere d’intesa con le Aziende Sanitarie predisponendo servizi e azioni necessarie nell’autodeterminazione di un individuo.
Purtroppo non tutti i Comuni sono pronti a far fronte alle richieste delle famiglie dei soggetti con disabilità e, quindi, è a mio avviso auspicabile che la Regione costruisca la rete necessaria all’applicazione della Legge, approntando un sistema nuovo di infrastrutture sociali.
Ho chiesto, inoltre, l’attivazione di un’azione interistituzionale di collegamento tra tutti i soggetti coinvolti, di una funzione di indirizzo e di coordinamento operativo stringente, che coinvolga anche il mondo associativo e il terzo settore. È urgente che la Calabria faccia tesoro delle migliori esperienze amministrative e diffuse in altre realtà regionali,affinché il progetto di vita diventi il risultato di un lavoro sinergico e coeso. È ciò verso cui bisogna tende, al fine di garantire e promuovere una vita di qualità”.
*Responsabile Terzo settore, economia sociale e disabilità Italia Viva Calabria.
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