REGGIO CALABRIA «Alla fine la maggioranza è stata costretta a rinviare il voto sulle modifiche alla Legge contro il gioco d’azzardo per le quali ho espresso in Consiglio Regionale la mia amarezza e la mia totale contrarietà perché non sono state rispettate le procedure previste. Alla fine per mancanza del numero legale il voto è stato rimandato e questo è soprattutto frutto di un grande lavoro di squadra da parte dell’opposizione che è sempre unita quando c’è da tutelare la salute dei calabresi ed è una buona notizia anche per iniziative future». Lo scrive in una nota Amalia Bruni, leader dell’opposizione in Consiglio Regionale. «Tornando alla legge – continua Bruni – il 19 ottobre abbiamo discusso ampiamente ed animatamente questa proposta in Commissione Antindrangheta, poi l’8 novembre ci sono state tre audizioni in Prima Commissione e ho atteso con trepidazione la discussione in Commissione Sanità, visto che la Proposta di Legge era stata assegnata anche alla Terza Commissione ma, con mio grande stupore, mercoledì 23 novembre la PL, con un autentico colpo di mano, è stata discussa di nuovo in Prima Commissione ed è stata approvata definitivamente per essere portata in Consiglio. Mi chiedo com’è mai possibile che si è deciso di non completare l’iter procedurale e di non affrontare in Commissione Sanità una tematica così delicata e così strettamente connessa alla salute dei cittadini calabresi?». «Questa maggioranza – prosegue la nota – stravolge i procedimenti, per come evidenziato anche dalla Corte dei Conti per altre situazioni, e l’opposizione certo non può stare a guardare. Purtroppo credo che questa maggioranza ha proposto e giustificato la modifica della legge per tutelare gli interessi economici degli esercenti e delle aziende che forniscono i giochi, ma questo non è corretto come punto di partenza. Il punto di partenza è, e deve esserlo per tutti, la cura dei pazienti calabresi e la tutela della Salute pubblica della nostra comunità. Non condivido la scarsa attenzione da parte dell’intera maggioranza e del Commissario ad Acta alla Sanità nei confronti di un problema sociale e sanitario che destabilizza intere famiglie e getta sul lastrico (con il rischio che possano entrare nel pericoloso circuito dell’usura) tanti cittadini e tante cittadine calabresi».
«A fronte di questi pericoli – approfondisce Bruni – sono state presentate modifiche che di fatto cancellano gli strumenti più efficaci per contrastare la ludopatia riducendo il distanziometro, ovvero la distanza dai luoghi sensibili; aumentando la durata delle ore giornaliere di gioco; delegando ai sindaci la decisione e la responsabilità delle regole da applicare, (sottoponendoli a ulteriori rischi di pressioni esterne, anche della criminalità organizzata); eliminando ogni sorta di limite per coloro che detengono le licenze prima del 2018 (diritto di prelazione che, tra l’altro non è consentito nel Mercato Libero) e che significa che i nostri ragazzi davanti alle loro scuole continueranno a trovare le sale slot pronte ad accoglierli a braccia aperte. Nonostante la determinazione di questa maggioranza di approvare questa legge è stata costretta a rinviarne l’esame prima del voto definitivo». «Io ho comunque espresso da tempo il mio assoluto dissenso – conclude la consigliera regionale – perché non intendo essere complice di una norma che rischia di decretare la rovina di tante famiglie calabresi e continuerò la mia battaglia, come ho sempre fatto, tra la gente per tutelare la loro salute».
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