GENOVA Simpatizzavano per Hilter, scambiavano materiale suprematista di tipo xenofobo, misogino, omofobo, antisemita e filonazista e condividevano file pedopornografici tra gli utenti di una chat Telegram. Con queste accuse la Polizia di Stato, coordinata dalla Dda di Genova, ha eseguito tre misure cautelari (due in carcere e una ai domiciliari) nei confronti di altrettanti giovani accusati di far parte di un gruppo Telegram che ha tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali, etnici e religiosi.
I tre sono accusati anche di apologia di gravi crimini anche di tipo terroristico (come omicidi e stragi) e di diffusione di materiale pedopornografico.
Le indagini sono state condotte dalla Digos di Genova e dal Servizio per il contrasto all’estremismo e terrorismo interno della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione della Polizia di Stato, unitamente a personale del Centro operativo per la Sicurezza cibernetica Liguria e del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni.
Ingente scambio di materiale suprematista di tipo xenofobo, misogino, omofobo, antisemita e filonazista, condivisione di materiale pedopornografico tra gli utenti di una chat Telegram denominata Blocco Est Europa e alla esaltazione di stragi. Questo hanno compiuto i tre ragazzi arrestati che avevano simpatia per Hitler. Alcuni giovani avevano inaugurato una «campagna di addestramento» al tiro con armi ad aria compressa utilizzando come bersaglio effigi di cariche dello Stato in zona abbandonata di Genova «nell’ottica di un progetto stragista di enormi dimensioni alle Istituzioni». Questo secondo il gip che ha emesso l’ordinanza.
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