Il governo apre a Calenda dopo l’incontro con la premier Meloni. Valuterà «ogni proposta» del Terzo Polo su famiglia e imprese, fa sapere Palazzo Chigi.
Tensione con Fi, invece, mentre Berlusconi rilancia su pensioni e lavoro: «Fare di più sulla detassazione dei neoassunti».
Letta, intanto, vede le associazioni e annuncia la presentazione di una contromanovra del Pd. E opzione donna è ancora senza pace: il governo lavora ad una possibile modifica e cerca le risorse. Il quadro politico è frastagliato sui provvedimenti di natura economica del governo, mentre Cgil e Uil vanno verso la mobilitazione e la Cisl dice no allo sciopero e punta sul confronto fissato per il 7 dicembre.
Sono strettissimi i tempi per il via libera del Parlamento, il testo approderà in Aula alla Camera per la prima lettura solo il 20 dicembre.
«Trovo surreali le critiche che vengono mosse al Terzo Polo perché Calenda ha presentato alla Presidente Meloni delle proposte alternative e degli emendamenti. Per noi fare l’opposizione significa avanzare proposte alternative credibili: è vero che quando Meloni era all’opposizione non si comportava così e anzi ci attaccava in modo superficiale e qualunquista, ma il fatto che lei sbagliasse oggi non rileva: noi abbiamo a cuore le Istituzioni e facciamo tutto quello che serve per renderle più civili». Lo scrive sulla sua enews facendo riferimento all’incontro di ieri a Palazzo Chigi sulla manovra, il leader di Iv, Matteo Renzi.
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