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La denuncia

Manovra, i giovani industriali: «Credito d’imposta per il Sud cancellato con un colpo di spugna»

I presidenti degli imprenditori meridionali attaccano il governo. E Barreca: «Mezzogiorno non citato neppure una volta»

Pubblicato il: 30/11/2022 – 11:57
Manovra, i giovani industriali: «Credito d’imposta per il Sud cancellato con un colpo di spugna»

CATANZARO «Era uno strumento utile a stabilizzare il sistema produttivo nel mezzogiorno. Una mano tesa da parte dello Stato verso le imprese che invogliava gli imprenditori ad investire al Sud. La Legge di Bilancio 2021 aveva prorogato il bonus investimenti in beni strumentali nel Mezzogiorno al 31 dicembre 2022. Ma oggi, tutto è a rischio». L’allarme arriva dal presidente del Comitato del Mezzogiorno dei Giovani Imprenditori di Confindustria nonché calabrese Umberto Barreca, insieme ai Presidenti GI di Campania Vittorio Ciotola, Sardegna Roberto Cesaraccio, Puglia Alessio Nisi, Sicilia Gianluca Costanzo ed il neoeletto Presidente GI della Basilicata Domenico Lorusso. «Il regime di aiuti – si legge in una nota congiunta – che premia le imprese che acquistano macchinari, impianti e attrezzature destinate a strutture produttive nuove o esistenti, garantendo un credito di imposta liquidità immediata mediante compensazione in F24, rappresentava un vero aiuto verso le aree del sud “svantaggiate”. Purtroppo, però questo sistema di agevolazioni non è stato inserito in legge di bilancio 2023».
«E difficilmente nel testo della nuova manovra – rilevano i presidenti regionali dei giovani imprenditori del Mezzogiorno – si leggono le parole “Sud”, “Mezzogiorno” e “Meridione” che, incredibilmente, spariscono dal vocabolario della politica. Il credito d’imposta per gli investimenti e il bonus assunzioni Sud, che hanno avuto il miglior incentivo e il miglior impulso al lavoro degli ultimi anni, è stato cancellato con un colpo di spugna».
«Il Sud non può permettersi ulteriori gap – evidenziano – e, dunque, risultano necessarie azioni di rilancio per sostenere le politiche per il Mezzogiorno come il credito d’imposta, gli investimenti Sud, la decontribuzione Mezzogiorno e le agevolazioni ‘Zes’, senza trascurare il tema dell’autonomia differenziata».

Barreca: «Paradossale non trovare neanche una volta la parola Sud»

«Se davvero si intende aiutare il Sud si devono eliminare una volta per tutte le disparità storiche ed economiche tra il nord ed il Mezzogiorno. L’Italia intera e l’Europa hanno bisogno di un Sud Italia ricco di innovazione ambientale, digitale, umana ed economica.
È necessario dunque far rientrare nuovamente, e al più presto, all’interno della versione finale della manovra, quei provvedimenti utili alle imprese, come il credito d’imposta per gli investimenti al Sud». Lo afferma il presidente GISUD e nonché GI Calabria Umberto Barreca che aggiunge: «La speranza è che un nuovo decreto possa nuovamente prevedere azioni vitali per le imprese del Sud. Eppure, il nuovo Governo ha un ministero ‘ad hoc’, ovvero il Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR».
«Non trovare nemmeno una volta la parola ‘Sud’ – conclude – risulta davvero un paradosso».

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