AMSTERDAM È stato un successo di pubblico e di contenuti il convegno internazionale su Gioacchino da Fiore che si è tenuto il 25 novembre ad Amsterdam. Organizzato dal Comites Olanda insieme all’Istituto italiano di Cultura, con il patrocinio del Comune di San Giovanni in Fiore e della Provincia di Cosenza, il convegno si è tenuto in italiano e in olandese ed è stato promosso dall’ambasciatore d’Italia nei Paesi Bassi, Giorgio Novello, e dalla sangiovannese d’origine Monica Spadafora, vicepresidente del Comites olandese e rappresentante dei Paesi Bassi nel Consiglio generale degli italiani all’estero. Protagonista la figura del “calavrese abate Giovacchino, di spirito profetico dotato” (Dante, Paradiso, XII, 140-141) e l’influenza che il suo pensiero ha avuto sulla cultura dell’Europa centrale e, in particolare, su quella olandese. Al convegno sono intervenuti anche due studiosi nordeuropei. Il belga Jaak Gerrit ha raccontato la geometria che si cela dietro l’iconografia gioachimita, tradotta anche in architettura. L’olandese Frans Smit ha spiegato come il riformismo clericale auspicato da Gioacchino, etichettato come eretico dalla Chiesa del tempo, abbia ispirato tra il 1600 e il 1700 confraternite molto famose, in particolare quella della Rosacroce che, a loro volta, hanno influenzato il pensiero di studiosi, principi e matematici europei e, in particolare, olandesi.
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