«Presenterò proposta di legge per modificare gli articoli 88 e 89 del codice penale che disciplinano l’infermità e la seminfermità mentale». È quanto afferma l’onorevole Alfredo Antoniozzi, vice presidente del gruppo parlamentare di Fratelli d’Italia alla Camera.
«I due articoli in vigore – afferma Antoniozzi – non dicono niente, se non stabilire che chi non ha la capacità di intendere e volere non è punibile e chi ce l’ha scemata non può essere punti e ha diritto ad evitare il carcere e a misure alternative. Nel vuoto legislativo sì inserisce la sentenza 9163 del 2005 della Cassazione – prosegue Antoniozzi – che , proprio perché a sezioni unite, è praticamente legge. Quella sentenza statuisce – aggiunge il parlamentare – che i disturbi dì personalità possono inficiare parzialmente o totalmente la capacità di intendere: è l’unico caso al mondo».
«Secondo questa prassi giurisprudenziale – afferma ancora il vice capogruppo di Fdi alla Camera – anche il disturbo antisociale di personalità, che praticamente riguarda tutti i delinquenti, diventa motivo per esonero delle responsabilità penali. Questo significa che assassini cruenti, come quelli di recente saliti alla ribalta tristemente a Roma, possono ( ed è successo) cavarsela senza scontare la pena. La mia proposta di legge ruota intorno ai disturbi psicotici come chiave essenziale di non punibilità totale e parziale – prosegue la nota – equiparando il nostro Paese agli altri. Si vuole venire incontro agli psichiatri chiarendo la loro funzione – conclude Antoniozzi – salvaguardare il diritto di chi ha più o meno gravi patologie ma nel contempo difendere i diritti dei familiari dì tante persone uccise o vittime di gravi reati che reclamano giustizia».
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