VIBO VALENTIA Nuove storie, nuove pagine ancora tutta scrivere e un futuro fatto di impegno, dedizione e sacrificio. Tutto per una divisa che pesa più di altre, per la storia che rappresenta, ma anche per quel percorso iniziato, proprio a Vibo Valentia nel 1991, quella degli “Squadroni Eliportati Cacciatori”. Sotto una pioggia battente e un cielo solo a tratti squarciato dal sole, quasi a voler simboleggiare la tenacia e la resistenza di un reparto forgiato per resistere quasi a tutto, questa mattina 27 militari di ogni ordine e grado hanno ricevuto dalle mani del Generale Pietro Salsano, Comandante della Legione Carabinieri Calabria, l’agognato “basco rosso”, simbolo dell’appartenenza al reparto speciale.
Un traguardo che assomiglia più ad un trampolino di lancio ma comunque raggiunto dopo un impegnativo percorso di addestramento durato sette settimane, e incentrato su tecniche di pattugliamento e di combattimento in aree urbane e montuose, tenuto dai carabinieri del 1° Rgt. Paracadutisti “Tuscania”. Un giorno di festa anche perché, come racconta al Corriere della Calabria il maresciallo Rocco Masso, «far parte dei Cacciatori Calabria, anche in Sicilia, Sardegna e Puglia, è un motivo di grande orgoglio e oggi si celebra la consegna dei baschi rossi, noi siamo qua oggi per festeggiare insieme a loro. Avere dei nuovi ragazzi all’interno dei nostri reparti ci dà quella linfa vitale che ci permette di continuare con il lavoro che riusciamo a svolgere ormai da oltre 30 anni».
A celebrare questa giornata speciale è stato il Comandante Interregionale “Culqualber”, il Generale C.A. Riccardo Galletta. Una presenza fondamentale per infondere ai nuovi arrivati quello spirito che anima il reparto. Per Galletta essere presente oggi in Calabria «non è stata una scelta casuale perché – spiega Galletta – lo Squadrone eliportato Cacciatori fu istituito per la prima volta proprio in Calabria, proprio qua per combattere all’epoca il fenomeno dei sequestri di persona e poi, quasi contemporaneamente, in Sardegna. L’istituzione dei Cacciatori in Sicilia risale 2017 mentre in Puglia è assolutamente più recente». La visita di oggi ha quindi «un significato simbolico, un ritorno all’origine, raccoglie per questo un po’ tutti i nuovi immessi nei vari squadroni eliportati sul territorio nazionale». «Sono reparti che hanno una duplice componente che è poi la caratteristica dell’Arma cioè l’espletamento delle funzioni di polizia giudiziaria che poi fa leva sulla preparazione militare, particolare e accurata, che poggia sulla conoscenza del territorio, l’acquisizione dei vari obiettivi e l’assoluta integrazione con le altre componenti dell’Arma, e in particolare quella territoriale».
Presenti alla cerimonia nella base “Luigi Razza” di Vibo anche il prefetto, Roberta Lulli, il sindaco Maria Limardo, il procuratore di Lamezia Terme, Salvatore Curcio oltre alle più alte cariche civili e militari. I nuovi Cacciatori verranno ora assegnasti agli Squadroni Eliportati dove si cimenteranno in attività di pattugliamento nelle aree più impervie e difficili fornendo anche supporto all’Arma territoriale nell’opera di contrasto alla criminalità organizzata. Grande soddisfazione anche per il Comandante della Legione Carabinieri Salsano: «Questo dei “Cacciatori” è un reparto scelto, noto in tutta Italia, ce lo invidiano credo anche gli altri ed è per questo che sono orgoglioso di essere qua, di avere dato oggi con la nostra presenza maggiore enfasi a questo momento molto particolare». «Questi ragazzi che sono entrati negli squadroni calciatori stanno facendo qualcosa di molto forte, come spirito di corpo e spirito di squadra, siamo molto orgogliosi di loro». «I nostri sono sempre a partire in massimo 30 minuti dall’attivazione. Ogni volta che c’è un’esigenza, sia in Aspromonte ma in tutta la Calabria e anche in altre parti d’Italia, dove ci sono territori aspri, dov’è possibile trovare latitanti e situazioni anche di criminali molto complesse, loro ci sono». (g.curcio@corrierecal.it)
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