Sanità, l’”avviso” di Occhiuto: nei prossimi giorni approfondiremo la questione del governo delle Asp – VIDEO

CATANZARO «Il fatto che oggi siamo in avanzo di amministrazione e questo avanzo è dovuto al fatto che abbiamo riconciliato i conti degli anni precedenti con i ministeri vigilanti non è una buona notizia, perché significa che nelle casse delle aziende sanitarie e del sistema sanitario regionale ci sono le risorse e queste risorse non vengono spese, per cui credo che già dai prossimi giorni approfondiremo anche le questioni legate al governo delle aziende sanitarie e ospedaliere della nostra regione». Così il presidente della Regione Roberto Occhiuto parlando con i giornalisti alla conclusione del giudizio di partiica del Rendiconto 2021 della regione alla Corte dei Conti.

«Dalla Corte dei Conti traccia per il futuro»

Anzitutto, Occhiuto ha commentato l’esito della parifica. «È vero che si giudica il 2021 ma sono rilievi importanti, perché la Corte dei conti dà contezza di quello che va fatto in Calabria per migliorare i conti ma anche per migliorare la qualità dei servizi. Sono molto soddisfatto dell’esito del giudizio di parificazione, che per fortuna non produce conseguenze sui documenti contabili che abbiamo già approvato, ci sono delle piccole correzioni nell’ordine dei 4 milioni di euro, è andata molto meglio dell’anno scorso, a esempio. Soprattutto – ha sostenuto il governatore – abbiamo accolto molte osservazioni che diventano una traccia di lavoro per il futuro. Il rendiconto 2021 contiene in qualche modo la somma di tutte le questioni che si sono cristallizzate e stratificate nella Regione e che piano piano, attraverso riforme coraggiose e strutturali, dovremo affrontare e risolvere».

«Bene l’attenzione sul problema dei medici a gettone»

Al centro dell’attenzione ovviamente la sanità, a partire dal tema dei cosiddetti “medici a gettone”, da Occhiuto da settimane messi nel mirino. «Sono contento – ha sostenuto il presidente della Regione – che tutti se ne accorgono, l’Anac ha chiesto alla Corte dei Conti nazionale di intervenire su questo tema quando l’ho denunciato in Consiglio regionale molti hanno pensato che esagerassi, poi ne hanno parlato tutti i giornali nazionali. Sono contento perché si può mettere mano a una stortura e a una distorsione nel mercato delle professioni sanitarie che crea problemi soprattutto alle Regioni più povere, perché Regioni come Veneto o Lombardia possono consentirsi di pagare 150 euro all’ora un medico, la Calabria non lo si può consentire. Quindi intervenire nella direzione di dare più risorse ai medici che lavorano nel pubblico è la soluzione per evitare che organizzazioni private, che intermediano il lavoro delle professioni sanitarie, rubino risorse da destinare alla cura dei cittadini».

«Nei prossimi giorni ci occuperemo del governo delle Asp»

Occhiuto ha poi ulteriormente commentato le risultanze del giudizio di parifica della Corte dei Conti con riferimento alle criticità nella sanità: «Nei livelli essenziali di assistenza siamo ultimi, ho detto che il fatto che oggi siamo in avanzo di amministrazione e questo avanzo è dovuto al fatto che abbiamo riconciliato i conti degli anni precedenti con i ministeri vigilanti non è una buona notizia, perché significa che nelle casse delle aziende sanitarie e del sistema sanitario regionale ci sono le risorse e queste risorse non vengono spese, per cui – ha sostenuto il governatore e commissario della sanità – credo che già dai prossimi giorni approfondiremo anche le questioni legate al governo delle aziende sanitarie e ospedaliere della nostra regione». E poi, «io oggi ho difeso i commissari che mi hanno preceduto, quello più bravo è stato Scura ma in molti casi si è trattato di commissari che avevano fatto altro nella loro vita, persone perbene ma che non avevano contezza dei problemi della sanità, ma sono stati lasciati soli dallo Stato. Oggi la Corte dei Conti si è lamentata dei commissari che mi hanno preceduto ma io questa volta li ho difesi, dicendo che c’è una sentenza della Corte costituzionale che dice che c’era poco che potevano fare se non erano assistiti dalle Stato centrale con risorse e personale. Io invece – ha sostenuto Occhiuto – sono impegnato a dimostrare che quest’ultimo commissario, io, riesce a rifondare questo sistema sanitario che ho raccolto in macerie. Non sarà semplice, non sarà un’attività che concluderemo nell’arco di qualche settimana o di qualche mese ma sarà un’attività che concluderemo dimostrando che anche la sanità in Calabria può essere governata».

«Sulle partecipate atteggiamento prudente»

Un altro dei capitolo al centro della parifica è stato quello delle partecipate della Regione. «Il mio governo regionale – ha rimarcato Occhiuto – non ha creato nuove partecipate, ha avuto un atteggiamento molto prudente. Ha assunto ulteriori partecipazioni in società che già c’erano ma ho spiegato alla Corte dei Conti che l’alternativa era quella di far fallire la società degli aeroporti, che era sottoposta a una procedura di revoca della concessione, e di evitare di far diventare le Terme Luigiane un esempio di archeologia industriale. Quando si governa bisogna governare con coraggio spiegando le proprie regioni anche alla Corte dei Conti quando sono ragioni che hanno solide fondamenta legislative». (redazione@corrierecal.it)