LAMEZIA TERME Inatteso tonfo interno per l’Fc Lamezia Terme che perde 3-1 al D’Ippolito contro il pimpante e meglio organizzato Locri, che legittima la vittoria al termine di una prestazione tecnicamente intraprendente, condita da cuore e sacrificio. Dal canto suo il Lamezia – terza sconfitta stagionale, seconda interna – privo degli infortunati Cristiani e Addessi e di Ferreira passato al Nardò la scorsa settimana, ha subìto un’involuzione alquanto negativa. Squadra gialloblù priva di idee e fisicamente non al top: eccessiva difficoltà a trovare soluzioni offensive, e gioco monocorde ormai fin troppo prevedibile per gli avversari. A condire il tutto un nervosismo latente che incide negativamente in determinate fasi di gioco, facendo commettere ingenuità sia tecniche che comportamentali. Ci si riferisce in particolare, rispettivamente, alle ammonizioni già nel primo tempo di De Luca (tanto da essere poi sostituito a 39’) e di Terranova, che colpisce gratuitamente il diretto controllore con una manata e si divora colpevolmente un gol a fine primo tempo, a tu per tu col portiere Iannì. Al di là degli episodi, tra cui il rigore sbagliato da Cunzi che avrebbe portato il risultato sul 2-2, è la conduzione generale anche societaria che lascia qualche dubbio nella gestione totale della squadra. Ci si riferisce all’inattesa cessione al Nardò avvenuta mercoledì scorso, di Ferreira autore di ben 18 gol lo scorso anno al Rotonda e che – si ritiene – avrebbe dovuto rappresentare uno dei punti di forza del Lamezia. A conti fatti nulla di tutto ciò. Il Lamezia non solo non lo ha ancora rimpiazzato, ma oggi ha preferito schierare ancora l’acerbo ed evanescente Crisafi al centro dell’attacco, rispetto al più mobile e pimpante Fangwa. Scelte tecniche si dirà, ma di cui però qualcuno dovrà pure rendere conto visti i risultati negativi. Non subito immaginiamo, visto che a fine gara è stata imposta la soluzione pilatesca del silenzio stampa, sintomo di un ambiente gialloblù per nulla sereno, probabilmente anche per altre questioni. E dopo Ferreira anche l’esterno Tipaldi, raramente preso in considerazione questa stagione da mister Novelli, ha chiesto lo svincolo e pare diretto al Casarano, oltre alle sirene della Cavese per Alma. Insomma è facile intuire che la situazione della squadra – quella gialloblù il Lamezia per intenderci – del presidente Saladini (sicuramente oggi felice per la sua Reggina, vittoriosa 2-0 a Brescia e lanciata sempre più verso la serie A) sia a dir poco incandescente ed è opportuno metterci mano subito per evitare ulteriori brutte figure.Il campionato non lascia soste, anzi quella forzata di domenica scorsa con la covidazzata Mariglianese (si recupererà mercoledì 7 dicembre) ha influito negativamente sulle gambe dei giocatori gialloblù oggi, tutti al di sotto della sufficienza eccezione fatta per Cadili, Maimone l’autore del gol ed il solito Emmanouil, che almeno ci hanno messo furore agonistico.
CRONACA. Dopo il silenzio iniziale per le vittime di Casamicciola, pronti via e punizione tagliata dell’ottimo Ficara (5’) sul primo palo, Silvestri sulla traiettoria mette in angolo di testa. Risposta di Terranova (13’) con un sinistro a lato. Ci prova Miliziano (21’) con un cross dal fondo destro, palla in bocca a Iannì. La partita non mostra belle trame di gioco, i pericoli sono sporadici, come il cross da destra di Ficara ed il colpo di testa a lato di Carella (34’) piazzato sul secondo palo. Lampo di Alma (39’) con un sinistro da fuori, blocca in due tempi Iannì. Novelli opta per il cambio di De Luca, già ammonito, ed in grande difficoltà contro il dirimpettaio Ficara, spina nel fianco, con l’omologo Furina dall’altra parte e con l’indemoniato Romero alle loro spalle. Ed ecco al gol colpevolmente divorato da Terranova (42’): imbeccato tutto solo in area da Alma, alza incredibilmente la mira da due passi. Il tempo di un anticipo di Paviglianiti su Maimone (43’) ben appostato in area ed il tempo si chiude.Nella ripresa stesse formazioni in campo ed il primo (non) sussulto è di Crisafi (4’) che non arriva in area su un cross invitante di Terranova da sinistra. Passano 4 minuti e l’arbitro generosamente concede l’ottavo penalty stagionale contro il Lamezia. Cadili rinvia sul braccio di Miliziano posizionato a non più di un metro dal compagno: quel braccio il terzino non se lo può tagliare a quella distanza. Proteste ovviamente inutile e dal dischetto La Rosa sblocca il risultato. 0-1. Passa un minuto ed il Lamezia in completa apnea subisce il raddoppio con un diagonale in area dell’indisturbato Ficara 0-2 e si accende qualche scaramuccia in tribuna tra il pubblico di casa ed alcuni giocatori fuori distinta del Locri, che esultano con grande impeto. Le forze dell’ordine riportano la calma. Passa appena un minuto ed il Lamezia accorcia le distanze: cross da sinistra di Terranova e sul secondo palo al volo ecco il piattone destro di Maimone per l’1-2. L’ambiente si rivitalizza un po’ e spinge verso il pari. Ci prova Terranova (15’) su punizione, blocca all’incrocio Iannì. Cinque minuti ed un netto fallo di Romero su Terranova in area non viene sanzionato dall’incerto Vailati che lascia proseguire tra le vibrate proteste gialloblù e sugli spalti. Quindi ci prova anche Maltese (28’), il suo sinistro piazzato è parato da Iannì che mostra sicurezza. Ed eccoci invece al fallo da rigore stavolta sanzionato dall’arbitro: Cunzi, entrato per Terranova, si destreggia in area e viene atterrato da un giocatore del Locri. Dal dischetto batte lo stesso Cunzi ma Iannì si distende alla sua sinistra e devìa in angolo. Morale a terra per il Lamezia che arranca nella parte finale, anzi su un angolo è anche sfortunato con un tocco maldestro di Morana che si trasforma in assist per l’isolato Carella, abile a chiudere il match sull’1-3. Non servono cinque minuti di recupero, il Lamezia chiude tra i fischi e sotto la gradinata a sorbirsi le critiche dei tifosi gialloblù. Mentre il Locri esulta col suo centinaio di tifosi giunti per sostenerlo.
SALA STAMPA. Detto del silenzio stampa imposto dal Lamezia, parla invece mister Renato Mancini, ex difensore di Vigor, Catanzaro e Vibonese, col suo Locri reduce da tre risultati utili e da stasera vice capolista solitario.
«Faccio i complimenti al Lamezia – esordisce il tecnico di Nocera Terinese – perché è una di quelle squadre che gioca meglio, e l’avevamo studiata sapendo che ha qualità sia nel gioco che nei singoli. Non è stato semplice però i miei ragazzi hanno quel qualcosa in più che oggi hanno messo nuovamente in campo ed alla lunga si vede nell’economia di una partita. Sono contento dell’ottima prestazione con grande intensità, non era facile vincere a Lamezia. Vice Catania? Non scherziamo e non diciamo – sorride – eresie. Nel complesso ricordo solo un tiro pericoloso del Lamezia (quello di Terranova a fine primo tempo – ndr), abbiamo difeso bene anche con un reparto inedito visto l’assenza di tre titolari, sono contentissimo. Ora siamo secondi ma l’intento è arrivare prima possibile a quota 42 ma senza voli pindarici».
TABELLINO FC LAMEZIA TERME – LOCRI 1-3FC LAMEZIA TERME (4-3-3): Mataloni; Miliziano, Silvestri, Cadili, De Luca (39’pt Niakate); Maimone (27’st Morana), Maltese, Emmanouil; Alma (39’st Borgia), Crisafi (27’st Fangwa), Terranova (22’st Cunzi). A disp: Martino, Kanoute, Zulj, Abatneh. All. NovelliLOCRI (4-3-3): Iannì; Lucà, Aquino, La Rosa, Paviglianiti; Chiricosta (39’st Ruggero), Dodaro, Romero (32’st Mazzone); Ficara, Carella, Furina. A disp.: Gagliardotto, Zarich, Catalano, Parrotta, Vita, Delfino. All. ManciniARBITRO: Vailati di Crema (Spatrisano-Cozzuto)RETI: 10’st La Rosa (rig.) (L), 11’st Ficara (L), 12’ st Maimone (FC), 41’st Carella (L).NOTE: pomeriggio soleggiato ma freddo; Ammoniti De Luca e Terranova per i locali; Lucà, Romero e Carella per gli ospiti. Spettatori 700 circa. Angoli 10-5. Recupero: 2’pt, 5’st. Osservato un minuto di silenzio per le vittime di Casamicciola.
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