Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha consegnato alla città di Catanzaro la medaglia d’oro al merito civile per essere stata “obbiettivo di ripetuti bombardamenti che portarono alla distruzione del centro storico e degli ospedali, nonché alla morte di oltre 400 persone e al ferimento di innumerevoli civili. I cittadini si distinsero per l’assistenza ai feriti e per gli atti di solidarietà. Esempio di generosità, di altruismo e di gesti eroici”.
Dopo 79 anni lo Stato si ricorda di quel che accadde nell’estate del 1943.
Scrisse di quegli eventi Nando Castagna nel suo libro rievocativo: «… Tante case erano andate distrutte, la popolazione, sfollata nei paesi vicini, al ritorno doveva fare i conti con le mille difficoltà della non facile ricostruzione, Mancava di tutto e si dove-vano affrontare i bisogni quotidiani legati soprattutto alla carenza di cibo. Mentre la guerra continuava, sempre più aspra su a nord, in città si tentava di imbastire un tessuto connettivo sociale per offrire motivo di fiducia ai civili e ai militari presenti a Catanzaro che, non trovavano punti di riferimento certi per il domani. C’era anche il problema della convivenza con l’A.M.G.O.T., il Comando Militare alleato, chiamato a governare i territori occupati. Il Comando Militare italiano, sostenuto dal colonnello Francesco Magistri, per il Natale del 1943, mise in piedi una compagnia teatrale scegliendo elementi tra i soldati del XXXI Corpo d’Armata di stanza in città, con attori, musicisti, prestigiatori e artisti vari, tra cui Mario Severino e Isidoro Bergonzini. L’iniziativa aveva lo scopo di sollevare il morale delle truppe e della popolazione. Gli spettacoli si svolsero sul palco del Teatro Politeama Italia, e qualche malumore, tra gli spettatori, sortì allorquando si scoprì che anche le parti femminili, in mancanza di attrici, erano interpretate dagli stessi soldati …».
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