COSENZA La Procura di Cosenza ha chiesto la condanna per Oscar Nicola Covello e Giuseppe Miccoli, i due imputati (difesi dall’avvocata Vittoria Bossio) dell’inchiesta “Cerchio magico” che hanno chiesto e ottenuto di essere processati con il rito abbreviato. Il pm ha chiesto tre anni per Miccoli e due per Covello. L’indagine, partita nell’agosto del 2017, ruota attorno alla gestione della Soprintendenza e ipotizza l’esistenza di irregolarità nelle procedure di somma urgenza con riferimento a vari appalti pubblici nel settore dei beni culturali.
Il pm titolare dell’indagine, Giuseppe Cozzolino, ha chiesto il rinvio a giudizio per nove tra dirigenti e funzionari della Soprintendenza Abap di Cosenza e costruttori. L’inchiesta coinvolge quelli che un tempo erano i vertici degli uffici. Per gli appalti finiti nel mirino della Procura di Cosenza, i funzionari ministeriali avrebbero proposto alla Stazione Appaltante l’affidamento diretto delle lavorazioni a favore di due ditte riconducibili allo stesso soggetto economico. Altra ipotesi è quella che il “Cerchio Magico” abbia formulato attestazioni non veritiere, nella contabilità dei lavori, circa l’esecuzione di verifiche sui cantieri che, in realtà, non sarebbero mai state effettuate (o, comunque, effettuate solo da alcuni dei firmatari dell’atto) o il compimento di lavori di fatto non ancora eseguiti.
Alcuni lavori, secondo l’accusa, sarebbero addirittura stati eseguiti prima che la Soprintendenza avviasse la loro procedura di affidamento. (redazione@corrierecal.it)
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