LAMEZIA TERME Introdotto con la Legge di Bilancio 2016, il Bonus Investimenti Sud ha permesso, negli anni, a tantissime imprese ubicate in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna di sostenere con un credito d’imposta gli investimenti in beni strumentali nuovi. Una misura che il Governo Meloni, nella Manovra presentata alle Camere nei giorni scorsi, non ha previsto di rinnovare per il 2023.
«Dobbiamo continuare a sostenere gli sforzi di chi investe nei territori più difficili del nostro Paese, come può essere il Sud Italia – dichiara Giuseppe L’Abbate, deputato nelle ultime due legislature –. Le imprese del Mezzogiorno, che scontano difficoltà logistiche e tutta una serie di inefficienze di sistema protrattesi per decenni che ne minano la redditività, devono essere accompagnate e affiancate da strumenti utili e funzionali nei loro investimenti in innovazione. A pagarne le conseguenze è l’intero tessuto produttivo del Sud Italia nonché – prosegue – verrà a mancare quello stimolo alla creazione di nuove imprese che ha permesso, negli ultimi anni, di migliorare la competitività del meridione».
L’appello dell’ex parlamentare fa seguito al grido d’allarme lanciato nei giorni scorsi dai Giovani Imprenditori di Confindustria delle regioni del Mezzogiorno. «Purtroppo, però, nessun rappresentante politico ha preso posizione facendo seguito all’intervento degli industriali, né tra le fila della maggioranza né tra le opposizioni – dichiara Giuseppe L’Abbate –. Il Sud faccia, dunque, sentire la sua voce per confermare misure come questa su cui mi sono lungamente battuto affinché fosse estesa anche al comparto agricolo, a prescindere dal regime fiscale di determinazione del reddito. Rinnovo, pertanto, il mio appello da ex parlamentare a tutti gli esponenti di Camera e Senato, soprattutto quelli meridionali, nonché al ministro per il Sud, il pugliese Raffaele Fitto, auspicando intervenga a ripristinare il Bonus Investimenti Sud», conclude.
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