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Il centrodestra di Corigliano Rossano: «Non sta fallendo la fusione ma l’amministrazione Stasi. La governi o si dimetta»

Straface, Graziano, Rapani, Scarcello, Turano, Gallina, Campolo, Iannini e De Simone: «Maggioranza lacerata da guerre intestine»

Pubblicato il: 06/12/2022 – 17:58
Il centrodestra di Corigliano Rossano: «Non sta fallendo la fusione ma l’amministrazione Stasi. La governi o si dimetta»

CORIGLIANO ROSSANO Tutte le responsabilità della “recrudescenza” contro la fusione che serpeggia da qualche tempo in città sono da addossare a Flavio Stasi.
È questo in estrema sintesi l’essenza di un comunicato stampa diramato dal centrodestra cittadino unito e sottoscritto dai consiglieri regionali di Forza Italia e Udc, Pasqualina Straface, Giuseppe Graziano, dal senatore di Fratelli d’Italia, Ernesto Rapani, dai dirigenti locali di Noi con l’Italia, Vincenzo Scarcello, Giuseppe Turano, commissario cittadino di Fi, Piero Gallina e Gioacchino Campolo, dirigenti di Fdi, Maria Carmela Iannini della Lega e Giovanni De Simone, coordinatore cittadino Udc.
I firmatari non mettono, quindi, in discussione la bontà del processo ma il fallimento politico dell’amministrazione Stasi.
«In molti – scrivono – invocavano una prima consiliatura “costituente” e “fondante”, seppur nel distinguo dei ruoli tra chi ha vinto le elezioni e chi le ha perse”, ed invece «l’amministrazione guidata dal primo sindaco della città ha lasciato che il processo di fusione procedesse per inerzia».
Nessun segnale si intravede mentre «il consiglio comunale, lacerato da guerre intestine alla maggioranza di governo, dopo oltre tre anni dal suo insediamento non è stato ancora in grado di licenziare lo Statuto Comunale». Così come nessun seguito è stato dato alla legge di istituzione del nuovo comune, la cosiddetta legge “Graziano”, che prevedeva «l’istituzione dei Municipi per favorire una maggiore partecipazione della cittadinanza alla vita politica ed amministrativa della città», identificando un’area baricentrica qual è contrada Insiti «per la realizzazione della cittadella degli uffici».
Stasi ha, quindi, avviato una «cervellotica distribuzione degli uffici sul territorio, producendo inevitabilmente disagi ai cittadini».
Il centrodestra di Corigliano Rossano si chiede, poi, come siano stati utilizzati i «trasferimenti straordinari di risorse previste per i comuni fusi. Si rendono conto, che gestire a piacimento i fondi per realizzare la fusione equivale a boicottare il progetto stesso?»
«Un diffuso e pericoloso malcontento serpeggia in tutta la città; non vederlo – avanzano – significa mettere la testa sotto la sabbia». I firmatari si chiedono perché non sia stato ancora realizzato lo stemma della città nuova, ma anche perché «né sindaco né assessori né consiglieri abbiano pensato che forse era il caso di ricordare con solennità un evento che tanto ha inciso sulle vite di tutti noi. Stasi e la sua amministrazione devono dare risposte e dire cosa hanno in mente per dare finalmente un volto alla nuova città».
La coalizione di centrodestra, «nel richiamare con forza il sindaco Stasi alle sue responsabilità, nelle sue figure istituzionali e nei suoi rappresentanti locali», sottolinea di essere «sempre a disposizione della città».
Straface, Graziano, Rapani, Scarcello, Turano, Gallina, Campolo, Iannini e De Simone concludono invitando Stasi a farsi da parte qualora non riuscisse a governare e non subire il processo di fusione. (lu.la.)

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