LOCRI È stato presentato ieri a Locri il quinto Rapporto Ca’ Foscari sui Comuni italiani. Uno studio che si conferma come fondamentale contributo informativo e di riflessione sulle condizioni di gestione delle criticità finanziarie locali in un quadro d’insieme. Presenti il responsabile Marcello Degni, magistrato della Corte dei Conti, Maria Teresa Nardo, docente Unical, Fabrizio Fazioli responsabile Dipartimento Finanza Locale, Anci IFEL e Domenico Libero Scuglia, segretario comunale di Vibo Valentia.
Il team di lavoro dell’Università Ca’ Foscari Venezia, con Stefano Campostrini, direttore del Centro Governance & Social Innovation e Marcello Degni, consigliere della Corte dei conti e Direttore del Master in Pubblica Amministrazione, grazie a collaborazioni e confronti con istituzioni e stakeholder (Ministero dell’Interno, Ministero dell’Economia e Finanza, ANCI – IFEL, Legautonomie, Corte dei conti e intermediari finanziari) ha preso in esame i principali aspetti di questa vicenda. Dalla ricerca è emerso che i Comuni che hanno avviato le procedure di dissesto e pre-dissesto sono concentrati in alcune parti del territorio: Calabria, Campania, Sicilia. Ma non mancano casi eclatanti anche al Nord, come Alessandria. Una situazione che si stima riguardi almeno il 10% dei Comuni.
Il Rapporto di quest’anno fotografa una situazione difficile e un fenomeno in crescita che evidenzia la necessità di un intervento. «La ricerca analizza il Comune in tutti i suoi aspetti, è partita però dall’analisi dell’attività finanziaria, perché in questi ultimi anni sono aumentati i Comuni in difficoltà, in dissesto e in pre-dissesto, e sono concentrati», ha dichiarato Marcello Degni, docente al Ca’ Foscari e coordinatore della ricerca, che ha poi spiegato: «Quindi è necessario avviare una riforma dell’attuale sistema normativo che disciplina la criticità finanziaria dei Comuni che si è rivelato inadeguato rispetto alle loro esigenze. La ragione fondamentale è che i Comuni non possono fallire in quanto forniscono servizi costituzionalmente protetti ai cittadini e quindi devono essere risanati quando vanno in difficoltà con l’intervento dello Stato e del sistema multilivello».
«In Calabria – ha spiegato Libero Scuglia – 200 Comuni si trovano in una condizione di dissesto e pre-dissesto. È la regione con più comuni interessati e per questo abbiamo ritenuto opportuno venire qui e dare i risultati di un’analisi approfondita agli operatori del settore e agli amministratori locali». «Il fenomeno si concentra in particolar modo su alcune regioni, come la nostra», ha detto la docente dell’Unical Maria Teresa Nardo, che ha aggiunto: «L’Università della Calabria da qualche anno collabora in questa iniziativa. Abbiamo una scuola superiore di Scienze delle amministrazioni pubbliche che offre supporto e apre dei tavoli di discussione su tematiche come queste, che diventano cruciali anche in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Andare sui territori per presentare il rapporto è un segnale di come l’università arriva sui territori».
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