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L’intervento

Occhiuto a “Radio Anch’io”: «Sull’autonomia la bussola è la Costituzione. Il Pnrr va aggiornato»

Il governatore calabrese è intervenuto questa mattina su Radio 1: «Serve uniformità su tutto il territorio del Paese»

Pubblicato il: 06/12/2022 – 11:41
Occhiuto a “Radio Anch’io”: «Sull’autonomia la bussola è la Costituzione. Il Pnrr va aggiornato»

COSENZA Il presidente della Regione Calabria è intervenuto questa mattina nel corso del programma di Radio 1, “Radio Anch’io”, su Radio 1. Contante, autonomia e Pnrr i temi trattati dal governatore. «Mi pare di aver capito – ha detto Occhiuto – che la Banca d’Italia ha espresso un parere largamente positivo sulla manovra che si è concentrata su un aspetto che secondo me è necessario, il contante». Incalzato dalle domande dello studio sui titoli di giornale che parlano di “siluri” di Bankitalia contro il governo Meloni, Occhiuto ha evidenziato che il rapporto della Banca d’Italia dice che «la manovra mette in equilibrio i conti del Paese, dà un giudizio sostanzialmente positivo, poi è chiaro, questo è il primo governo che ha una maggioranza di parte, una maggioranza politica, per cui ogni volta che c’è un elemento che può indurre polemica, questo elemento viene in qualche modo ingigantito. Rispetto alla soglia del contante – ha proseguito il governatore calabrese – io credo che la Banca d’Italia fa il suo lavoro, ma il governo deve fare il suo ed è diverso, perché deve contemperare due esigenze, la prima è la lotta all’evasione, sacrosanta, che va combattuta in ogni modo; la seconda è la libertà dei cittadini di spendere i soldi che guadagnano nei modi in cui preferiscono. La Banca d’Italia non ha il compito di occuparsi di quest’altro valore, per cui è normale che faccia le eccezioni che ha fatto. Credo che però questa sia una norma che il parlamento può migliorare».

Autonomia e Pnrr

Sull’Autonomia differenziata, Occhiuto ha ammesso di «aver molto apprezzato l’intervento del presidente Meloni che ha detto che la bussola è la Costituzione. La Costituzione dice che i diritti vanno riconosciuti con uniformità su tutto il territorio del Paese, sia che un cittadino viva a Crotone che viva a Treviso. Così non è, eppure lo dice la Costituzione, perché questi diritti per anni sono stati finanziati non secondo i fabbisogni ma secondo il criterio ingiusto della spesa storica. Faccio un esempio: se Crotone spende centomila euro per gli asili nido e Treviso un milione perché ha più capacità fiscale, e l’anno dopo c’è un incremento del fondo degli asili nido del dieci per cento, Crotone avrà diecimila euro in più, Treviso centomila euro in più. Insomma, bisogna passare dalla spesa storica ai fabbisogni e poi è il caso di fare lavorare la perequazione che non ha mai funzionato eppure è contenuta nell’articolo 119 della Costituzione». Sul Pnrr, Occhiuto ha sottolineato ancora una volta la necessità di un aggiornamento. «È stato fatto prima che scoppiasse la guerra – ha detto – e ci fosse l’aumento dei prezzi. Con questo aumento, visto che tutti i cantieri sono bloccati, è difficile che si facciano le opere e si raggiungano i target. Quindi l’Europa dovrebbe convincersi del fatto che un minimo di sensibilità dovuta alle circostanze che hanno determinato l’aumento dei prezzi è assolutamente doveroso».

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