VIBO VALENTIA L’obiettivo è quello di promuovere il Parco regionale delle Serre attraverso una partnership con Mangiatorella, la storica azienda di acqua minerale, in un tentativo di creare le condizioni di sviluppo del turismo sostenibile in un’area vasta come quella delle Serre. È la mission del nuovo contest “Quattro stagioni per quattro colori”, presentato questa mattina al Cev di Palazzo Gagliardi di Vibo Valentia dal commissario del “Parco delle Serre”, Alfonso Grillo, e Pietro Federico, amministratore di Mangiatorella.
«Insieme a Mangiatorella – spiega Grillo ai microfoni del Corriere della Calabria – stiamo portando avanti questa idea del format che giorno 16 dicembre sarà promosso qui a “Palazzo Gagliardi” del nuovo calendario 2023 insieme ad una premiazione che avverrà in quella stessa occasione per i 12 vincitori». La strategia pensata da Grillo, dunque, cambia rispetto alla missione principale del Parco che è quella di tutela dell’ambiente e della biodiversità, ma è anche un «tentativo di creare sviluppo sostenibile uscendo dalla musealizzazione dei parchi».
Il calendario sarà composto da 12 fotografie che «rappresentano parte, ovviamente, del panorama delle Serre, con l’obiettivo di far conoscere e divulgare all’interno del territorio regionale, ma anche fuori dalla regione perché Mangiatorella è un’azienda che ha un grande mercato anche fuori dalla Calabria, il Parco regionale delle Serre».
Quella tra Mangiatorella e il Parco delle Serre è una partnership che prosegue da tempo, anche perché da molti anni il marketing territoriale è considerato fondamentale da Mangiatorella. «Crediamo – spiega l’amministratore di Mangiatorella Pietro Federico – che lo sviluppo della Calabria debba passare attraverso il connubio del territorio che è l’elemento caratteristico di questa regione, unica nel panorama Mediterraneo. L’acqua minerale che noi produciamo a 1.200 metri nel Parco delle Serre è un esempio di questi». «Noi siamo localizzati in un territorio all’interno della Calabria meridionale, in un altipiano a 1.200 metri, un territorio per la maggior parte ricco di boschi e di piccoli borghi incontaminati, ricchissimo di storia e di un ambiente incontaminato con prodotti naturali di biodiversità e quindi un ambiente tutto da riscoprire».
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