CATANZARO «Bisogna continuare a intervenire nell’ambiente e nei prodotti dell’agricoltura che sono un grande asset di sviluppo della regione». Lo ha detto il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, intervenendo alla conferenza stampa nella quale Confagricoltura Calabria e il Gal Terre vibonesi – nello spazio Pecco della Cittadella regionale a Catanzaro – hanno presentato il progetto “Coltiviamo capolavori”, dieci pillole di unicità calabre, una serie di cortometraggi – girati tutti nella provincia di Vibo Valentia e realizzati dal “Corriere della Calabria” – che hanno l’obiettivo di legare la qualità delle produzioni alla storia dei luoghi ed alle bellezze dei paesaggi.
«La più grande barriera allo sviluppo della Calabria – ha sostenuto Occhiuto – è costituita dallo storytelling che per anni si è fatto della Calabria come una regione senza prospettiva, senza futuro. Invece è una regione straordinaria, dalle mille opportunità, per cui sono molto grato a Confragricoltura e a chi ha organizzato questa iniziativa, che offre un racconto diverso della Calabria, costruito sulle produzioni del nostro sistema agroalimentare. Non c’è altro settore che ha i suoi prodotti più legati alla terra, alla storia del territorio come l’agricoltura. Ci sono esempi di cantine in giro per l’Italia che fanno conoscere, attraverso il vino e i vitigni, quel territorio e quindi i prodotti dell’agroalimentare sono utili, forse sono anche necessari per costituire l’identità di una regione e farla conoscere non solo sui mercati m anche ai cittadini delle altre regioni che attraverso questi prodotti guardano a quei territori con maggiore interesse».
Per Occhiuto «bisogna continuare a intervenire nell’ambiente e nei prodotti dell’agricoltura, quelli a esempio legati a produzioni biologiche, che sono un grande asset di sviluppo della regione. Non sempre ne hanno avuto coscienza i calabresi, quasi mai ne hanno avuto contezza i decisori politici. In quest’anno io ho cercato di mettere in cima all’azione di governo la tutela dell’ambiente, non per un vezzo ambientalista ma perché credo che la salvaguardia dell’ambiente sia il modo di costruire percorsi di sviluppo per la nostra regione, legati alla terra, ai prodotti dell’agricoltura ma anche al mare e e alle montagne. Che il mare sia più pulito, le montagne non brucino, le produzioni della nostra agricoltura siano biologicamente sostenibili raccontano una Calabria che è una bella regione. In conferenza stampa inoltre Occhiuto è rimasto favorevolmente colpito dalla qualità e dalla bellezza dei cortometraggi realizzati dal “Corriere della Calabria”, sostenendo che «non pregevoli e sono da proiettare in tutti i cinema non solo italiani ma anche europei». (redazione@corrierecal.it)
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