ROMA C’è il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, e Giorgio Gori, primo cittadino di Bergamo, accanto ad Antonio De Caro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci; ma anche Stefano Lorusso, alla guida della giunta di Torino, Giuseppe Falcomatà, sindaco (sospeso) di Reggio Calabria o Giorgio Zinno, primo cittadino di San Giorgio a Cremano. Sono alcune delle già cinquanta adesioni raccolte in poco tempo dall’appello agli amministratori locali per il candidato Stefano Bonacini lanciato da Dario Nardella in vista delle primarie 2023 del Partito democratico.
Le firme sono di sindaci di piccole e grandi realtà da Sud a Nord. «È un momento cruciale – si legge nell’appello – un traguardo oltre il quale può esserci davvero un Pd nuovo pronto a disegnare il paese del futuro contribuendo da subito con una posizione decisa e poi con future vittorie elettorali al governo dell’Italia». Il congresso è «un passaggio decisivo per il centrosinistra italiano e anche per il Paese». «È tempo di unire le forze e che l’esperienza dei sindaci e degli amministratori locali uomini, e donne un giorno a contatto con le persone, approdi a una mozione aperta al loro protagonismo dentro il Pd rinnovato – c’è scritto ancora – con Stefano Bonacini pensiamo che la nostra esperienza di amministratori si possa esprimere tutto il proprio potenziale».
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