Tre donne sono rimaste uccise in una sparatoria avvenuta questa mattina a Roma nei pressi di un bar di via Monte Giberto, nel quartiere Nuovo Salario. Fermato l’uomo che ha aperto il fuoco, identificato come il cinquantasettenne Claudio Campiti, che si trova ora in caserma, dove viene interrogato dai carabinieri. Campiti si sarebbe procurato l’arma in un poligono di tiro, uscendo senza restituirla. In ospedale sono finite quattro persone: due donne e un uomo feriti dai colpi di arma da fuoco e un altro uomo che è stato colto da malore. Le due donne ferite a colpi di pistola sono state trasportate dai sanitari del 118 rispettivamente all’ospedale Sant’Andrea e al Policlinico Umberto Primo. La prima è stata ferita al collo ed è in arresto cardiaco, l’altra è stata invece ferita al torace. Un uomo, ferito al volto, è stato invece trasportato in codice rosso al policlinico Agostino Gemelli. Il quarto uomo, cardiopatico e colpito da malore, è stato invece trasportato all’ospedale Sandro Pertini in codice rosso.
Secondo la testimonianza d uno dei partecipanti, l’uomo, di circa 60 anni, è entrato, ha chiuso la porta e ha detto: ‘vi ammazzo tutti’, e poi ha cominciato a sparare”. “Io mi sono messa sotto a un tavolo e sono uscita a carponi – racconta -. Non so se si è inceppata la pistola, ma sono ancora sotto shock”, ha detto all’AGI una donna presente alla riunione.
“L’uomo era conosciuto da tutti, era un consorziato e in passato aveva fatto minacce verbali a tutti noi”, ha continuato. L’aggressore è stato poi fermato dai carabinieri. “Ha sparato contro il consiglio di amministrazione del consorzio – ha aggiunto la testimone -. L’arma si è inceppata a un certo punto ed è stato bloccato da alcuni consorziati che hanno anche sbloccato la porta. Io mi sono salvata perché mi sono messa sotto il tavolo e sono riuscita ad uscire carponi dalla sala”, ha affermato la donna.
“Ho sentito gli spari e, come tutti, mi sono gettato a terra. Poi mi sono rialzato e ho visto che lo avevano immobilizzato: c’erano morti e feriti dappertutto”, ha raccontato un altro consorziato presente alla riunione. “Aveva obiettivizzato la struttura dirigente del Consorzio, i membri del consiglio di amministrazione, poi nella bolgia, l’area era anche piccola, ci è andato di mezzo anche qualche consorziato”, ha aggiunto un altro membro del consorzio.
La lite sarebbe scaturita da vecchi contrasti tra i condomini. Oggi si teneva una riunione per discutere di alcuni aspetti relativi alla gestione delle abitazioni di un consorzio edilizio nel quartiere Nuovo Salario. Per la riunione condominiale era stata presa in affitto la sala del bar. Il dissidio si era tradotto in denunce incrociate sia da parte dei consorziati nei confronti di Claudio Campiti sia da parte del 57enne nei loro confront, apprende l’AGI da fonti qualificate. Campiti aveva anche un blog in cui raccontava del suo rapporto conflittuale con la struttura del Lago di Turano. “Noi avevamo presentato diverse denunce. Non voleva pagare le spese del Consorzio”, hanno raccontato oggi alcuni consorziati. “Questa estate avevamo fatto un campo di pallavolo e era arrivato a minacciare anche i ragazzi perché si sentiva infastidito”, hanno aggiunto. “Gravissimo l’episodio di violenza che sconvolge la nostra città. Tre vite spezzate e feriti gravi per una sparatoria durante una riunione di condominio. Sono in contatto con il Prefetto e domani parteciperò al Comitato per l’ordine e la sicurezza. La mia vicinanza alle famiglie”, scrive su Twitter il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
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