CROTONE Nuove fibrillazioni nel Partito democratico della provincia di Crotone. Il capogruppo nel consiglio comunale della città pitagorica, Andrea Devona, non ha partecipato alla conferenza stampa convocata per le 15 di oggi. L’iniziativa prevedeva la discussione su “Pd, attività in consiglio regionale, territorio”.
Nella locandina inviata ai giornalisti c’era scritto che i lavori dovessero essere introdotti dal segretario provinciale del partito, Leo Barberio, e a seguire avrebbero argomentato, Giuseppe Dell’Aquila, la segretaria cittadina, Annagiulia Caiazza e il capogruppo Devona. A concludere sarebbe toccato al consigliere regionale Raffaele Mammoliti.
Devona, quindi, ha deciso di non partecipare, non condividendo l’iniziativa probabilmente voluta da Dell’Aquila. Si è così rotto definitivamente il fronte che, nella fase dei congressi, ha avuto una grande importanza per l’elezione di Barberio e Caiazza. All’epoca dei congressi si disse, infatti, che le tessere detenute da Devona avevano avuto un peso determinante per le scelte dei segretari (Barberio e Devona).
All’epoca si disse anche che il peso congressuale di Devona era stato determinante per convincere la minoranza interna a celebrare i congressi in maniera unitaria. In verità l’unità all’interno del Pd non c’è mai stata, come si evince anche dalle situazioni che si sono venute a determinare nella gestione delle amministrazioni comunali a guida Pd di Isola Capo Rizzuto, Cotronei, Mesoraca e altri. Divisioni che hanno avuto un ruolo importante nella vicenda delle esclusioni dalla competizione elettorale della lista che faceva riferimento al Pd a Cutro.
Molto probabilmente senza le divisioni la lista sarebbe stata presentata nei tempi giusti per essere ammessa alla competizione. Secondo quanto è stato possibile apprendere, Devona ha deciso di rompere il fronte perché non sarebbe soddisfatto del comportamento che stanno avendo Barberio e Caiazza, rispetto alle “battaglie” che il capogruppo sta portando avanti al Comune. Nessuna delle sue iniziative, infatti, sono state riprese dai dirigente del partito. Si sente abbandonato al proprio destino. Il malessere era comunque latente ed è esploso oggi perché si stanno determinando i posizionamenti in vista del congresso nazionale, che dovrà eleggere il segretario e i nuovi vertici.
Devona si è schierato sulle posizioni di Stefano Bonaccini, mentre Caiazza per Paola De Micheli e Barberio dovrebbe seguire le indicazioni di Andrea Orlando. Devona non avrebbe visto nemmeno di buon occhio la partecipazione alla conferenza stampa di Mammoliti, che fa parte dell’area che sostiene la candidatura a segretaria nazionale di Elly Schlein.
La posizione critica di Devona sicuramente troverà una sponda nella minoranza del partito, nota con il nome “il 30%”, la percentuali di consensi che questo gruppo si attribuiva al momento del congresso. In verità la percentuale non è stata mai quantificata, perché si decise di celebrare un congresso unitario. L’unità, sino ad oggi, però, non c’è stata e la posizione di Devona è destinata a rimettere in movimento la giostra. (redazione@corrierecal.it)
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