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lotta alla ‘ndrangheta

Gli interessi dei Bellocco nella Piana di Gioia e le ramificazioni all’estero – TUTTI GLI INDAGATI

Il principale indagato è Umberto Bellocco “Chiacchiera”, ritenuto il reggente del clan di Rosarno. Indagine parallela della Dda di Brescia con 13 arresti e sequestri per 4 milioni

Pubblicato il: 13/12/2022 – 9:17
Gli interessi dei Bellocco nella Piana di Gioia e le ramificazioni all’estero – TUTTI GLI INDAGATI

REGGIO CALABRIA Sono 93 complessivamente gli indagati nell’inchiesta “Blu Notte” che stamani, nel filone reggino, ha portato all’arresto di 63 persone di cui 47 in carcere e 16 ai domiciliari e 2 all’obbligo di dimora. Sono indagati, a vario titolo, per associazione mafiosa, concorso esterno, porto e detenzione di armi comuni e da guerra, estorsioni, usura e danneggiamenti aggravati dalle finalità mafiose, riciclaggio e autoriciclaggio, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. Il principale indagato è Umberto Bellocco, di 39 anni, detto “Chiacchiera” e ritenuto il boss reggente dell’omonima cosca di Rosarno. L’indagine della Dda di Reggio Calabria, guidata dal procuratore Giovanni Bombardieri, ha svelato gli interessi della consorteria mafiosa della Piana. In particolare i carabinieri del gruppo di Gioia Tauro hanno ricostruito le dinamiche interne alla cosca Bellocco, attiva nel narcotraffico, nel traffico delle armi, nelle estorsioni e nel controllo delle attività commerciali e imprenditoriali soprattutto nei territori dei Comuni di Rosarno e San Ferdinando. L’inchiesta ha dimostrato, inoltre, non solo gli interessi della famiglia mafiosa in molte zone del Paese ma anche il dato che i Bellocco potevano contare su importanti ramificazioni all’estero. Contestualmente agli arresti eseguiti in Calabria e collegata all’indagine della Dda di Reggio, è scattata l’operazione “Ritorno” della Dda di Brescia, condotta dai carabinieri del Ros insieme allo Scico ed al Gico del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brescia della Guardia di finanza. Il gip lombardo ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare per altri 13 soggetti accusati di associazione mafiosa, concorso esterno e tentata estorsione. Sei sono accusati anche di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari e in materia di lavoro. Su richiesta del procuratore Francesco Prete è stato anche disposto il sequestro preventivo di beni e disponibilità finanziarie per oltre 4 milioni di euro, quale profitto dei reati in materia di imposte sui redditi ed iva. L’indagine, secondo gli investigatori, costituisce un esempio di collaborazione e coordinamento delle Dda di Reggio e Brescia sotto l’egida della Dna, che hanno consentito alle due Procure, ciascuno per gli ambiti di propria competenza, di ridisegnato i nuovi equilibri della cosca Bellocco e le sue proiezioni nel Nord Italia.

Il Ros: «Gli affiliati delle cosche hanno colonizzato il Nord»

Le indagini della Dda di Brescia sono partite dall’attività del Ros iniziata nel 2018 e che, sulla scia di quanto già accertato nell’indagine ‘Nduja del 2005, ha confermato la presenza della cosca “Bellocco” nelle province di Brescia e Bergamo, «delineandone assetti organizzativi – spiegano carabinieri e GdF -, collegamenti con le omologhe strutture presenti in Calabria e attività delittuose principalmente legate all’infiltrazione dell’economia legale». Per la Dda, è Umberto Bellocco, 39 anni, già condannato in via definitiva nel 2009 per associazione mafiosa nell’ambito dell’indagine ‘Nduja e nipote dell’omonimo storico capo della cosca di Rosarno morto quest’anno, «l’elemento di vertice della proiezione operante in Lombardia» il quale, nonostante fosse detenuto, avrebbe continuato a dirigere le attività illecite «veicolando direttive ai propri familiari, concorrenti nei reati». Nell’operazione sono stati individuati «i terminali calabresi (stanziali a Rosarno) della struttura criminale lombarda i quali concorrevano nella gestione delle molteplici attività economiche di interesse del sodalizio realizzate prevalentemente tramite un imprenditore» attivo tra Brescia e Bergamo nei settori edile e immobiliare. L’uomo avrebbe «fornito un fattivo contributo anche mediante la commissione di delitti tributari e di somministrazione fraudolenta di manodopera, attuati attraverso un articolato circuito di società cartiere deputate all’emissione di fatture per operazioni inesistenti» ricostruito dalla GdF. Per Ros e GdF l’indagine documenta nuovamente «l’esistenza di proiezioni della ‘ndrangheta in regioni diverse dalla Calabria» e consente di «confermare l’esistenza di un fenomeno di colonizzazione dovuto al trasferimento di affiliati calabresi in altri territori precedentemente immuni da tali manifestazioni criminali, soprattutto in quei territori caratterizzati da un maggiore sviluppo economico e da un più ampio grado di ricchezza generale». Le attività di polizia giudiziaria sono state estese – col supporto dei comandi provinciali dei Carabinieri e GdF – nelle province di Brescia, Bergamo, Como, Varese, Monza Brianza, Roma, Chieti, Reggio Calabria e Siracusa.

Tutti gli indagati nell’operazione “Blu notte”

Tommaso Anello
Antonino Apa
Rosario Arcuri
Salvatore Ardizzone
Antonio Barrese
Domenico Bellocco cl. ’76
Domenico Bellocco cl. ’80
Domenico Bellocco cl. ’87
Emanuela Bellocco
Francesco Antonio Bellocco
Michelangelo Bellocco
Michele Bellocco
Pietro Giuseppe Bellocco
Rocco Bellocco cl. ’52
Rocco Bellocco cl. ’89
Umberto Bellocco
Antonino Biondo
Gioacchino Bonarrigo
Giuseppe Bonarrigo
Luciano Callisti
Rosario Caminiti
Giuseppe Campisi
Enrico Condoleo
Francesco Cutrì
Giovanni Cutuli
Rocco Delfino
Guendalina Eleuteri Bersanti
Giuseppe Fazzari
Francesco Fiumara
Domenico Fortugno
Pasquale Furuli
Manuel Granato
William Gregorio
Angelo Ietto
Massimo Lamari
Francesco Larosa
Massimo Larosa
Michele Larosa
Francesco Lobaudo
Vincenzo Lombardo
Antonio Maiuri
Giuseppe Maiuri
Antonio Mandaglio
Francesco Mandaglio
Francesco Marafioti
Alessandro Marando
Massimo Modafferi
Engy Mohamed Ibrahim Abdel Rasoul
Domenico Antonio Napoli
Francesco Nocera
Gianfranco Nocera
Giovanni Nocera
Maria Serafina Nocera
Fabio Paduano
Antonio Paladino
Benito Palaia
Francesco Benito Palaia
Gaetano Palaia cl. ’74
Gaetano Palaia cl. ’80
Gaetano Palaia cl. ’91
Gaetano Palaia cl. ’96
Gaetano Palaia cl. 2000
Giovanni Palaia
Martina Palaia
Vincenzo Palaia
Giuseppe Pantano
Francesco Patitucci
Pasquale Perre
Antonio Pesce
Savino Pesce
Marco Petrini detto “El Chapo”
Matteo Pettinicchio
Fausto Pizzuti
Vincenzo Politanò
Girolamo Primerano
Pasquale Pronestì
Antonio Restuccia
Rocco Restuccia
Sante Restuccia
Luca Scaramuzzino
Giuseppe Scarcella
Domenico Scarmato
Ramy Serour
Samy Serour
Giovanni Sesini
Rocco Stilo
Michele Tiberio
Natale Trimboli
Gabriele Ursino
Luigi Stefano Ursino
Mario Vellutino
Luigi Ventra
Nicola Zungri

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