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Inchiesta “Vico Raudo”, il Comune di Rho si costituisce in giudizio contro la ‘ndrangheta

L’amministrazione lombarda sarà parte civile nel procedimento nato dall’operazione della Dda di Milano contro la “locale”

Pubblicato il: 13/12/2022 – 20:33
Inchiesta “Vico Raudo”, il Comune di Rho si costituisce in giudizio contro la ‘ndrangheta

In seguito agli arresti messi in atto la mattina del 22 novembre scorso nell’ambito dell’inchiesta “Vico Raudo”, è emerso come la ‘ndrangheta abbia nuovamente diffuso la sua presenza sul territorio cittadino. L’azione della Divisione distrettuale antimafia, coordinata dal magistrato Alessandra Dolci, ha posto un freno a questo fenomeno ma occorre tenere alta la guardia. Su proposta del sindaco Andrea Orlandi, grazie alla delibera approvata dalla giunta in data 13 dicembre 2022, il Comune di Rho – scrive l’agenzia Italpress – ha deciso formalmente di costituirsi parte civile nel procedimento penale. Le 49 ordinanze cautelari sono state emesse dal Gip del Tribunale di Milano, su richiesta del òpubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di vari soggetti indagati per i reati di associazione di tipo mafioso, nonché per traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, minacce, violenza privata, incendio, detenzione e porto illegale di armi aggravati dal metodo e dalla finalità mafiosa nonché per il reato di intestazione fittizia di beni. Hanno svelato la ricostituzione di una struttura territoriale di ‘ndrangheta, denominata “Locale di Rho”, già oggetto dell’indagine “Infinito” condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Milano nel 2010. “Considerato che tra le priorità della presente amministrazione vi è quella di affermare, in maniera forte e decisa, la cultura della legalità e la volontà di combattere tutti i fenomeni di criminalità organizzata e in particolar modo di quelli di mafia e ‘ndrangheta, come testimoniato dall’adesione sin dall’anno 2013 all’associazione denominata “Avviso Pubblico”, che mette in rete oltre 450 enti locali impegnati in progetti di formazione civile contro le mafie, e dalle numerose iniziative rivolte alla cittadinanza sul tema – spiega la Giunta Orlandi – Abbiamo deciso all’unanimità la costituzione in parte civile del Comune di Rho nei confronti di tutti i soggetti per i quali verrà pronunciata richiesta di rinvio a giudizio all’esito delle indagini preliminari, ritenendo che il Comune stesso sia parte offesa e soggetto danneggiato, pronto a chiedere il risarcimento dei danni anche morali subiti direttamente o indirettamente”. Gli uffici stanno compiendo tutti i passaggi necessari. L’atto formale sarà possibile soltanto in sede di udienza preliminare. Il Comune di Rho, quale persona offesa dal reato, nominerà un proprio difensore al fine di esercitare i diritti attribuiti alla persona offesa anche nella fase delle indagini preliminari. “Abbiamo voluto fortemente costituirci parte civile nel processo sulla Locale di Rho – ribadisce il sindaco Andrea Orlandi – Tale costituzione, non scontata, nasce per dare un segnale di distanza da quanto avvenuto e per ribadire che la nostra città non accetta queste logiche mafiose.

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