CATANZARO «Con l’approdo nella competente Commissione degli atti propedeutici all’approvazione del Bilancio di previsione della Regione Calabria 2023-2025, si entra nel vivo di una procedura finanziaria che, per come deliberato dalla Giunta regionale, avrà una portata di ben 5 miliardi e 800 milioni di euro per il solo 2023, di cui il 70 per cento verrà assorbito dalla spesa sanitaria. Un bilancio che nonostante i numeri continua però ad essere ingessato e assorbito da fondi a destinazione vincolata e da voci a carattere obbligatorio come personale, mutui, contratti, accantonamenti e quant’altro». È quanto dichiara, in un comunicato stampa, il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo (Liberamente progressisti-Misto) in relazione all’iter di approvazione del Bilancio di previsione della Regione Calabria che arriverà in aula in occasione del prossimo Consiglio regionale.
«Un bilancio così importante per portata economica – ha annotato Lo Schiavo -, non può però concentrasti esclusivamente su spesa sanitaria (per quanto rilevante) e sui costi di funzionamento della macchina burocratico-amministrativa. Dovrebbe, invece, avere l’ambizione di superare una visione ragionieristica e il coraggio di mettere in campo risorse che possano incidere realmente nella vita quotidiana dei cittadini. Per questo, considerato che la prima istituzione di prossimità sono i Comuni, e che – come emerso dall’ultimo rapporto dell’Università Ca’ Foscari – in Calabria più che altrove, questi versano in condizioni di estrema difficoltà, è doveroso considerare l’opportunità di istituire, proprio con la manovra di bilancio, un Fondo a sostegno degli Enti locali in fase di squilibrio e di predissesto allo scopo di prevenirne il dissesto finanziario. E sarebbe auspicabile che tale iniziativa fosse sostenuta con forza dal Consiglio regionale nella sua interezza nonché sposata dalla Giunta, con in testa il presidente Occhiuto. Oltre ad un apposito fondo, in un’ottica di collaborazione interistituzionale, le strutture regionali competenti potrebbero fornire assistenza e supporto amministrativo a favore dei Comuni anche con interventi formativi sulla gestione del bilancio e di ausilio nelle situazioni di maggiore criticità giuridico-organizzativo finanziaria».
«I destinatari del Fondo e degli interventi di sostegno, come detto – ha concluso Lo Schiavo -, sarebbero i Comuni in situazione di predissesto che abbiano già deliberato sulla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale e quei Comuni che devono adottare misure correttive allo scopo del ripristino dell’equilibrio, in ragione degli esiti dei controlli della Corte dei Conti, ai sensi dell’articolo 148-bis del Tuel».
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