CROTONE Si è dimesso questa mattina l’assessore con delega alle Attività produttive Natale Filiberto. Lo ha reso noto il sindaco della città pitagorica, Vincenzo Voce. Secondo quanto è stato possibile apprendere, a chiedergli di anticipare la sua uscita dalla Giunta è stato Voce che, dopo le dimissioni dell’assessore Rachele Via, aveva il problema del rispetto delle percentuali di genere. La giunta comunale di Crotone non era in regola con la legge che prevede la presenza di genere di almeno il 40%.
Considerato che Filiberto, più volte, aveva chiesto di essere sostituito, Voce si è rivolto a lui per risolvere il problema. Ovviamente Filiberto non se lo è fatto ripetere due volte e si è subito dimesso. Voce avrebbe potuto risolvere la questione procedendo immediatamente alla rimodulazione della Giunta, che prevede la nomina di tre nuovi assessori. I tre nuovi dovrebbero prendete il posto di Filiberto, di Via (dimissionario) e di Giovanni Pitingolo, che è ancora in carica. L’operazione era stata fissata per il prossimo mese di gennaio, dopo il panettone.
Le dimissioni di Via hanno ingarbugliato la situazione e, quindi, si è dovuto anticipare l’uscita immediata di scena di uno degli assessori maschi da sostituire. L’operazione rimpasto poteva essere anticipata? Sicuramente sì, se Voce non avesse avuto dovuto fare fronte alla richiesta di più consigliere comunali di maggioranza di entrare nel suo esecutivo. Sono da tempo pronti i nomi dei due assessori maschi (Giovanni Greco e Nicola Corigliano), ma la scelta della donna non è stata ancora fatta per non determinare nuovi squilibri nella maggioranza consiliare, considerato che se nomina una delle pretendenti le altre potrebbero salire sull’Aventino. Proprio per questo Voce sta pensando ad una donna esterna al consiglio comunale.
L’uscita di scena di Filiberto dovrebbe, addirittura allungare i tempi per la soluzione della crisi. Nella nota diffusa stamattina dal sindaco si legge che le dimissioni di Filiberto sono state presentate «per motivi strettamente personali connessi alla necessità di garantire la continuità della sua attività professionale». L’assessore dimissionario ha formalizzato la sua uscita di scena «con la lettera», seguita anche da «una sua nota personale» che il sindaco ha detto di volere conservare «come una delle testimonianze più sincere di affetto non solo nei confronti della mia persona ma della città. Una lettera che rivela non solo la sua profonda professionalità ma le sue altissime qualità umane. Ho avuto nella mia squadra di governo un galantuomo, la città un amministratore attento e preparato. Lo ringrazio per tutto quanto ha fatto, per il contributo che ha offerto con spirito di servizio». Filiberto, contattato dal Corriere della Calabria, ha detto: «Mi sono liberato e sono felice di poter riprendere a tempo pieno la mia professione di avvocato». (redazione@corrierecal.it)
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