COSENZA «I medici in pandemia hanno lavorato a prescindere dal loro inquadramento, ma gli indennizzi sono stati erogati solo per il personale dipendente. Il rischio biologico è trasversale e tralascia lo status giuridico». A dirlo è Francesco Masotti segretario regionale Fp Cgil Medici che interviene sulla mancata erogazione da parte della Regione Calabria delle indennità Covid-19 ai medici convenzionati in servizio nelle aziende sanitarie provinciali calabresi, in funzione di un accordo siglato tra le parti il 6 luglio 2020. «La Regione Calabria – aggiunge Masotti – ad oggi non ha neanche idea della somma alla quale ammontano gli indennizzi perché le aziende sanitarie non hanno inserito il personale convenzionato nei conteggi. Abbiamo avuto un incontro con il presidente della Regione che si era detto disponibile a riconoscere quanto sottoscritto nell’accordo ma da allora nulla. Non riconoscere l’indennizzo è solo una scelta politica, perché i fondi ci sono». Il sindacato ha inviato una nuova richiesta di incontro al presidente Occhiuto, annunciando lo stato di agitazione. «Ad oggi dalla Regione Calabria – ha concluso Masotti – nessuna risposta». (Ansa)
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