CATANZARO I finanzieri del Gruppo di Lamezia Terme, coordinati dalla Procura della Repubblica lametina, hanno eseguito un’ordinanza di misure cautelari nei confronti di otto persone gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata ai furti ed alla ricettazione. Tra questi un dipendente (ora in pensione) di una società in house di un ente pubblico, la “Lamezia Multiservizi”. Il provvedimento cautelare scaturisce dagli esiti delle investigazioni eseguite dal Gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme guidati dal comandante Valentino Luce. Le indagini, svolte tra novembre del 2021 e gennaio 2022, in una prima fase hanno riguardato attività di osservazione, controllo e pedinamento di un dipendente della società partecipata, Vincenzo Bosco, accertando come lo stesso recapitasse delle taniche contenenti liquido, successivamente appurato essere gasolio, a due coniugi che gestiscono un distributore di carburanti nella zona sud della città di Lamezia Terme. Informata la Procura della Repubblica guidata da Salvatore Curcio (pm Santo Melidona), sono stati effettuati approfondimenti investigativi, anche con l’ausilio di strumentazioni tecniche, mediante i quali gli investigatori hanno acquisito rilevanti indizi a carico del dipendente della società in house, in ordine al trafugamento di carburante – destinato ai mezzi della società per la quale lavorava – ed alla successiva cessione, in taniche da 25 litri cadauna, ai due gestori del distributore di carburante. Questi ultimi, a loro volta, lo immettevano sul mercato attraverso una rete di persone di loro fiducia, tutte denunciate dalla Guardia di Finanza per il reato di associazione per delinquere finalizzata ai furti ed alla ricettazione.
Sulla scorta delle risultanze investigative, il gip di Lamezia Terme ha applicato la misura degli arresti domiciliari a carico dell’ex dipendente della società in house e dei due concorrenti, gestori del distributore di carburante, mentre ha applicato la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria ad altri cinque soggetti. Le attività investigative in argomento hanno consentito di quantificare gli ammanchi di gasolio in danno della società in house per complessivi 30.726,06 litri. L’illecita attività era stata interrotta dalla Guardia di Finanza nel gennaio del 2022, con l’arresto del dipendente della società partecipata, sorpreso in flagranza di reato allorquando, dopo aver prelevato 150 litri di gasolio, lo aveva recapitato in un garage nella disponibilità dei due concorrenti. Durante la perquisizione eseguita presso la sua abitazione, erano stati inoltre rinvenuti altri 100 litri di gasolio contenuti in quattro taniche identiche alle precedenti, anche queste ritenute provenienti dai serbatoi della società per la quale l’indagato lavorava. Il procedimento penale scaturito dall’arresto del soggetto si è concluso con sentenza di condanna ad un anno e 4 mesi di reclusione, conclusione alla quale il Tribunale è giunto previa richiesta di patteggiamento da parte dell’imputato che la società ha licenziato.
La misura cautelare degli arresti domiciliari è stata applicata a Vincenzo Bosco, 66 anni; Giuseppe Rapuano, 65 anni; Katia Navigante, 51 anni. La misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria è stata applicata nei confronti di Gianluca Federico, 40 anni; Fabrizio Saladino, 54 anni; Marco Saladino, 41 anni; Maurizio Caporale, 55 anni; e Innocenza Renda, 55 anni. Resta indagato a piede libero Antonio Anania, 46 anni.
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