Ultimo aggiornamento alle 6:00
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

La decisione

«Inflazione troppo elevata». La Bce alza (ancora) il costo del denaro

I tassi d’interesse saliranno di mezzo punto. Lagarde: «Crescita a rischio, gli Stati attuino velocemente il Pnrr»

Pubblicato il: 15/12/2022 – 16:26
«Inflazione troppo elevata». La Bce alza (ancora) il costo del denaro

FRANCOFORTE SUL MENO La Bce ha deciso di alzare i tassi d’interesse di mezzo punto percentuale, portando il tasso sui depositi al 2%, quello sui rifinanziamenti principali al 2,5% e quello sui prestiti marginali al 2,75%. Lo comunica la banca centrale, con una mossa che ricalca quella della Fed di ieri che ha portato i tassi al 4,25%/4,5%.
Il consiglio direttivo della Bce «si aspetta di alzare ulteriormente i tassi».
Ed intanto la Bce avvia anche il quantitative tightening, il processo con cui inizierà a liberarsi dei bond comprati negli anni, «a partire dagli inizi di marzo 2023».
Il portafoglio del programma App «sarà ridotto a un ritmo misurato e prevedibile, in quanto l’Eurosistema reinvestirà solo in parte il capitale rimborsato sui titoli in scadenza. Il ritmo di tale riduzione sarà pari in media a 15 miliardi di euro al mese sino alla fine del secondo trimestre del 2023 e verrà poi determinato nel corso del tempo».

Lagarde: «Inflazione troppo elevata»

Francoforte ha deciso di alzare i tassi, e prevede che debbano ancora salire «significativamente», perché «l’inflazione continua a essere di gran lunga troppo elevata e, secondo le proiezioni, si manterrebbe su un livello superiore all’obiettivo per un periodo di tempo troppo prolungato», ha affermato la presidente della banca centrale Christine Lagarde nella conferenza stampa successiva alla riunione del Consiglio direttivo.
«I governi dell’area euro – ha detto poi – devono mettere velocemente in pratica i piano d’investimento e le riforme concordate con il recovery fund e scritte nei Pnrr nazionali». E sul piano delle politiche di bilancio, «gli aiuti contro il caro energia devono essere temporanei, mirati e su misura per i soli settori più colpiti».
L’economia dell’area euro, pur di fronte a una recessione soft e con una stima di crescita dello 0,5% per il 2023, fronteggia “rischi al ribasso” per la crescita, con la guerra in Ucraina che continua a porre “un rischio significativo”. Al contrario, “i rischi per lo scenario d’inflazione sono principalmente al rialzo”. Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde.

Le previsioni: nel 2023 lieve recessione

L’economia dell’Eurozona dovrebbe registrare, fra il quarto trimestre 2022 e il primo trimestre 2023, una «recessione relativamente breve e poco profonda». Lo comunica la Bce, le cui nuove stime macroeconomiche indicano «una crescita economica del 3,4% nel 2022, dello 0,5% nel 2023, dell’1,9% nel 2024 e dell’1,8% nel 2025».

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x