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Strutture della Giunta, mobilità e progressioni: nuova “mini-rivoluzione” nella burocrazia della Regione

L’esecutivo Occhiuto approva nell’ultima seduta tre regolamenti, due dei quali attesi da parecchi anni: ecco cosa cambia nella macchina amministrativa

Pubblicato il: 15/12/2022 – 16:31
Strutture della Giunta, mobilità e progressioni: nuova “mini-rivoluzione” nella burocrazia della Regione

CATANZARO Organizzazione delle strutture della Giunta, disciplina della mobilità esterna e disciplina delle progressioni verticale. In un colpo solo la Giunta regionale presieduta dal governatore Roberto Occhiuto, su proposta dell’assessore regionale all’Organizzazione Filippo Pietropaolo, aggiunge un altro robusto tassello all’azione di riordino della burocrazia della Cittadella approvando tre regolamenti destinati a incidere profondamente sulla macchina amministrativa dell’ente. Una nuova “mini-rivoluzione” nel percorso intrapreso dall’amministrazione e portato avanti da Pietropaolo, che nelle ultime settimane ha completato il lavoro sul fabbisogno 2022 in un costante confronto con i sindacati. Di una certa importanza soprattutto i regolamenti sulla mobilità e sulle progressioni verticali, perché i precedenti risalgono a molti anni fa.

Strutture della Giunta e Dipartimenti

Il primo regolamento riguarda l’organizzazione delle strutture della Giunta e abroga il precedente regolamento approvato ad aprile. Questo provvedimento nasce anche per ricalibrare la macchina amministrativa dipartimentale alle nuove deleghe assessoriali determinate dall’ingresso in Giunta di due nuovi assessori, Emma Staine e Giovanni Calabrese, in luogo degli eletti al Parlamento. In realtà in questo caso si registra essenzialmente una diversa distribuzione di Unità operative autonome all’interno dei singoli Dipartimenti. Si confermano 14 Dipartimenti che fanno capo al presidente della Giunta regionale, ai quali va aggiunta l’Uoa Poliitche della Montagna, Forestazione r Difesa del Suolo all’interno dell’Agricoltura. I Dipartimenti sono: Segretariato generale; Transizione digitale e attività strategiche; Organizzazione e Risorse Umane; Economia e Finanze; Programmazione unitaria; Infrastrutture e Lavori pubblici; Lavoro (comprensivo della formazione professionale) e Welfare; Sviluppo economico e Attrattori culturali; Turismo, Marketing territoriale e Mobilità; Agricoltura, Risorse agroalimentari e Forestazione; Tutela della Salute-Servizi socio sanitari; Istruzione, Formazione e Pari opportunità; Territorio e Tutela dell’ambiente; Protezione civile. Afferiscono poi alla presidenza della Giunta l’Ufficio di gabinetto del presidente, l’Ufficio stampa, Portavoce, Stazione unica appaltante, Autorità di Audit e Avvocatura regionale. Non cambia il numero delle Unità operative autonome all’interno dei Dipartimenti, che restano 7, ma con una diversa configurazione: le novità sono l’Uoa Coordinamento dei programmi-progetti strategici (Programmazione unitaria), l’Uoa Sistemi infrastrutturali complessi (Infrastrutture), e l’Uoa Transizione ecologica, acque e rifiuti (Tutela dell’ambiente).

Gli altri regolamenti

Sul piano sostanziale, rappresenta sicuramente una novità il secondo regolamento approvato dalla Giunta, quello relativo alla mobilità esterna, che abroga un regolamento vecchio di 10 anni intervenendo su un segmento della burocrazia regionale non privo in passato di sacche di disordine e di confusione. Per quanto riguarda la mobilità, si conferma che «la Giunta regionale… può ricoprire posti vacanti in organico, nei limiti previsti dalla programmazione triennale del fabbisogno, mediante passaggio diretto di dipendenti di altre amministrazioni, appartenenti ad una categoria o qualifica corrispondente, che facciano domanda di trasferimento», che le domande di trasferimento «sono valutate in relazione sia alle effettive esigenze dell’ente che alla professionalità e/o posizione da ricoprire», che «la disponibilità dei posti è resa pubblica mediante singoli bandi di mobilità» che devono seguire elementi precisi. Secondo quanto si apprende da fonti della Cittadella, l’obiettivo sotteso con questo regolamento sulla mobilità è anche quello di favorirei il rientro di professionalità calabresi che al momento lavorano nel settore pubblico fuori dai confini regionali. Si nota poi l’introduzione della “procedura di comando di personale non dirigenziale presso la Giunta regionale” prevista «nel limite del 25 per cento dei posti non dirigenziali non coperti all’esito delle procedure di mobilità», stabilendosi che «il comando è disposto, per tempo determinato e in via eccezionale, per riconosciute esigenze di servizio o quando sia richiesta una speciale competenza, ed è attivato previa manifestazione di interesse pubblicata sul sito della Regione. Infine, il terzo regolamento, relativo alle professioni verticali, riservate ai dipendenti di ruolo della Giunta regionale attraverso il passaggio da una categoria alla categoria immediatamente superiore all’esito di procedure selettive di tipo comparativo basate su specifici elementi di valutazione: si tratta di un provvedimento anche questo particolarmente significativo visto che il regolamento precedente sulle progressioni risaliva addirittura al 2002… Da fonti della Cittadella si fa intendere che questo regolamento sulle progressioni manifesta l’attenzione, da parte dell’amministrazione regionale, alla valorizzazione delle profgessionalità esistenti nella Regione. (c. a.)

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