CATANZARO Una delegazione del comitato San Bruno, affiancata da alcuni rappresentanti istituzionali, sta inscenando un sit-in di protesta davanti la sede della Regione Calabria a Catanzaro per chiedere risposte sul futuro dell’ospedale di Serra San Bruno. In particolare, il comitato e i rappresentanti istituzionali, tra cui il sindaco di Serra San Bruno, sollecitano la riconversione dell’ospedale di Serra San Bruno in presidio di zona disagiata e di montagna. «Noi – ha spiegato il sindaco di Serra San Bruno, Alfredo Barilari – vogliamo mantenere alta l’attenzione sull’ospedale di Serra San Bruno che negli anni ha visto un depotenziamento. Vogliamo che nella nuova rete ospedaliera Serra San Bruno venga garantito come ospedale di zona disagiata e di montagna e che possa avere servizi implementati, perché l’ospedale ricade in un’area interna morfologicamente critica per tante comunità e con una popolazione di 29mila abitanti, che possono avere problemi servi nel vedere tutelato il loro diritto alla salute. Vogliamo anche avere più medici: è un problema che c’è in tutto il Paese».
«Alle istituzioni – ha concluso Barilari – diciamo: confrontiamoci seriamente. Al commissario della sanità calabrese diciamo di cominciamo a mettere da parte le macerie e a costruire un sistema di sicurezze e garanzia dei diritti, garantendo l’spedale di Serra San Bruno come zona disagiata e zona di montagna». Interpellato sulla problematica dai giornalisti a margine di un incontro nella sede della Giunta, il presidente della Regione Roberto Occhiuto, commissario della sanità calabrese, ha osservato: «Gli ospedali saranno oggetto della revisione della rete ospedaliera che stiamo facendo, quello di Serra San Bruno merita di essere sede di ospedale di zona disagiata e di montagna, ma i problemi non si risolvono protestando ma affrontandoli e trovando soluzioni. Io – ha rimarcato Occhiuto – sono ben disponibile a trovare soluzioni per assicurare il diritto alla cura anche dei cittadini di Serra San Bruno». (redazione@corrierecal.it)
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