ROMA Mario Sconcerti, una delle firme più autorevoli del giornalismo sportivo italiano, è morto oggi improvvisamente. L’editorialista nato a Firenze del Corriere della Sera aveva 74 anni e, come riporta lo stesso Corriere, era ricoverato da qualche giorno in ospedale per alcuni accertamenti di routine. Fino a venerdì ha continuato a dare il suo contributo di idee al nostro giornale di cui era una delle firme più prestigiose”, si legge nell’edizione online del Corriere, da cui arrivano “le nostre condoglianze più sentite a tutta la sua famiglia, Mario lascia un vuoto incolmabile. Lascia noi del Corriere attoniti e senza parole, le sue chiamate in redazione erano momenti di confronto, di dibattito ma anche di conversazioni affettive”. Oltre ad aver fondato le pagine sportive del quotidiano “La Repubblica”, valorizzando le firme storiche del giornalismo sportivo italiano come Gianni Mura e Gianni Brera, è stato a lungo un volto noto in tv sui canali di Sky e della Rai. “Era ricoverato a Roma ma ieri aveva rassicurato molti amici che entro Natale avrebbe fatto rientro a casa – scrive il Corriere della Sera – I suoi parenti hanno raccontato che un malore lo ha colto in maniera improvvisa e a nulla sono serviti i tentativi dei medici per rianimarlo”. Il suo ultimo articolo, di una decina di giorni fa, è stato un’analisi in vista del quarto di finale del Mondiale tra Francia e Inghilterra.
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