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L’annuncio

Papa Francesco: «Dimissioni già firmate, in caso di malattia»

L’annuncio del Pontefice in un’intervista: «Entro due anni una donna a capo di un dicastero»

Pubblicato il: 18/12/2022 – 7:58
Papa Francesco: «Dimissioni già firmate, in caso di malattia»

ROMA «Ho già firmato le mie dimissioni. Era Tarcisio Bertone il Segretario di Stato. Le firmai e gli dissi: “In caso di impedimento per motivi medici o che so, ecco le mie dimissioni. Ce le avete già”. Non so a chi le abbia date il cardinal Bertone, ma gliele ho date io quando era segretario di Stato». È quanto afferma Papa Francesco nell’intervista al quotidiano spagnolo Abc. Nell’intervista, di cui è stata diffusa stamane la versione integrale, il Pontefice risponde così alla domanda su cosa succede se un Pontefice diviene improvvisamente invalido per problemi di salute o per incidente, e se uno standard non sarebbe conveniente per questi casi. E alla successiva domanda sul fatto che anche Paolo VI lasciò per iscritto le sue dimissioni in caso di permanente impedimento, replica: «Esatto, e io penso anche Pio XII». «È la prima volta che lo dico», aggiunge Francesco a proposito della sua rinuncia già firmata. «Ecco perché lo dico. Ora qualcuno andrà a chiederla a Bertone: ‘Dammi il pezzo di carta!’ (ride). Probabilmente lo consegnò al cardinale Pietro Parolin, nuovo segretario di Stato. Io l’ho dato a Bertone in quanto segretario di Stato», conclude il Pontefice.

«Entro due anni una donna a capo di un dicastero»

«Entro due anni nominerò una donna a capo di un dicastero». Lo conferma Papa Francesco nell’intervista alla testata spagnola Abc. Il Pontefice ha nominato diverse donne per alte cariche della Curia ma ancora nessuna come numero uno di un dicastero. «È vero. Ma ci sarà. Ne ho uno in vista per un dipartimento che sarà vacante tra due anni. Nulla impedisce a una donna di dirigere un dipartimento in cui un laico puo’ essere prefetto». Da cosa dipende? «Se si tratta di un dicastero di carattere sacramentale, deve essere presieduto da un sacerdote o da un vescovo. Anche se lì si discute se l’autorita’ venga dalla missione, come sostiene il cardinale Ouellet, o dal sacramento, come sostiene Rouco Varela. È una bella discussione tra cardinali, una questione che i teologi continuano a discutere», precisa.

«In Ucraina non vedo una fine a breve termine»  

«Non vedo una fine a breve termine perché si tratta di una guerra mondiale. Non dimentichiamolo. Ci sono già diverse mani coinvolte nella guerra. È globale. Credo che una guerra venga combattuta quando un impero inizia a indebolirsi, e quando ci sono armi da usare, da vendere e da testare. Mi sembra che ci siano in mezzo molti interessi». Afferma papa Francesco nell’intervista al quotidiano spagnolo Abc a proposito della guerra in Ucraina, contro la quale si è espresso in più di cento occasioni. «Faccio quello che posso. Non ascoltano. Ciò che sta accadendo in Ucraina è terrificante. C’è un’enorme crudeltà. È una cosa molto seria. Ed è questo che denuncio continuamente», osserva. E sui suoi tentativi di svolgere un ruolo di mediatore, anche se c’è chi, da entrambe le parti, critica le sue parole, Francesco risponde: «Qua ricevo tutti. Ora Volodymir Zelensky mi ha mandato per la terza volta uno dei suoi consiglieri religiosi. Sono in contatto, ricevo, aiuto…».

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