CORIGLIANO ROSSANO Il capogruppo M5S in consiglio regionale Davide Tavernise è intervenuto sulle parole del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto secondo cui il reddito di cittadinanza sarebbe stato un errore del M5S. «Il governo Conte I – afferma Taverinse – ha lavorato contemporaneamente su due fronti: lotta alla povertà e politiche attive del lavoro, attraverso il potenziamento dei centri per l’impiego. Se la lotta alla povertà era funzionale a restituire dignità a persone in precarie condizioni economiche, aggravate poi dalla pandemia, il potenziamento dei centri per l’impego era funzionale all’inserimento nel mondo del lavoro, per ritrovare la giusta indipendenza economica. Come ricordato dal presidente Occhiuto sono 240 mila i percettori di reddito in Calabria. E allo stesso modo va ricordato che il governo Conte I ha stanziato a favore dei centri per l’impiego 1 miliardo di euro, che le regioni competenti in questa materia, non hanno utilizzato, Calabria compresa. Per mere dietrologie politiche? Alle opinioni oltremodo discutibili si antepongono i fatti – va avanti Tavernise –. E i fatti ci dicono che, relativamente ai centri per l’impiego in Calabria, il 31 dicembre scorso, nonostante le giuste risorse a disposizione, è stato indetto un concorso per l’assunzione di 487 unità di personale a tempo indeterminato e 81 unità di personale a tempo determinato. Nel mese di luglio, poi, la conferenza stampa per presentare le modalità di svolgimento delle prove. Le prime prove dal 2 al 4 agosto. A distanza di due mesi dalle prove nessuna graduatoria pubblicata e nessuna prova indetta per le altre figure previste. Così decido di intervenire pubblicamente. Ad oggi delle prove espletate ancora nessuna graduatoria risulta pubblicata. L’intervento pubblico ha comunque permesso nelle settimane scorse di avviare le prove per il profilo D. I fatti sono questi: a distanza di un anno dal concorso, e quattro dalla conferenza stampa, le assunzioni nei centri per l’impiego in Calabria sono ferme al palo. Nessuna assunzione, nessun favoreggiamento per quell’attività che spetta alla regione e vorrebbe l’incrocio di domanda e offerta. Invito pertanto il presidente Occhiuto a concentrarsi sulle politiche attive del lavoro in Calabria, piuttosto che guardare fuori regione a chi lotta per restituire dignità a persone in difficoltà».
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