REGGIO CALABRIA Tensioni e tossine post elettorali in casa Lega. Secondo quanto si apprende da fonti del Carroccio calabrese, oggi si sarebbe riunito il gruppo del partito alla Regione, un incontro che avrebbe confermato le divisioni che da tempo stanno attraversando i salviniani calabresi.
A quanto risulta, infatti, i due consiglieri regionali Giuseppe Gelardi e Pietro Raso avrebbero di fatto sfiduciato la capogruppo Simona Loizzo, peraltro eletta alla Camera alle Politiche del 25 settembre e intenzionata a optare per l’incarico di parlamentare (sia la Giunta delle elezioni di Montecitorio che quella della Regione l’hanno diffidata a scegliere a stretto giro di posta).
Da settimane peraltro la Loizzo non sarebbe più in sintonia con gran parte del gruppo della Lega alla Regione e con buona parte della maggioranza di centrodestra, avendo di fatto ritirato la propria firma da due proposte di legge – sul consigliere supplente e sulla ludopatia – poi effettivamente “abortite” dalla maggioranza.
Sulla vicenda del capogruppo si sarebbe invece astenuto l’altro componente della Lega a Palazzo Campanella, il presidente Filippo Mancuso, a sua volta da tempo su posizioni critiche all’interno del Carroccio calabrese.
Come già anticipato nelle scorse settimane dal Corriere della Calabria, il prossimo capogruppo della Lega alla regione sarà lo stesso Gelardi, attuale presidente della commissione anti-‘ndrangheta. In luogo della Loizzo in Consiglio regionale subentrerà Pietro Molinaro (per lui un ritorno a Palazzo Campanella), primo dei non eletti nella circoscrizione nord alle Regionali del 2021. (redazione@corrierecal.it)
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