CORIGLIANO ROSSANO Il comune di Corigliano-Rossano è risultato destinatario di due finanziamenti nell’ambito della Strategia nazionale per la valorizzazione dei beni confiscati che ha destinato 300 milioni di euro nell’ambito del Pnrr alla progettazione di interventi atti a recuperare e rigenerare i beni confiscati alla mafia al fine di restituirli con funzioni sociali alla collettività.
Nello specifico Corigliano Rossano ha intercettato 1,3 milioni per la riqualificazione di una ex struttura sportiva ubicata in contrada Cardame, grazie ai quali sarà realizzato un centro a favore delle fasce deboli della città e 2,4 milioni di euro per la demolizione del fabbricato confiscato in località Iacina, al posto del quale sarà realizzato un asilo nido.
«Nell’idea di città che stiamo portando avanti la legalità ha una posizione preminente – ha commentato il vicesindaco Maria Salimbeni – e qualsiasi azione atta a riaffermarla è da noi sostenuta con il massimo impegno. I due progetti finanziati sono frutto di una visione strategica imperniata sul bene comune, visione che ci ha permesso di garantire finora un’azione di governo lineare e che vedrà ancora una volta messa al centro la qualità della vita e i servizi primari utili alla cittadinanza».
«La lotta alla mafia si combatte non solo con la repressione – ha commentato il Sindaco Flavio Stasi – ma anche con lo smantellamento dei patrimoni mobiliari e soprattutto con il riutilizzo di questo patrimonio a fini sociali, in particolare per l’aggregazione e l’inclusione, ovvero per il raggiungimento di obiettivi diametralmente contrari a quelli della ‘ndrangheta. Ecco perché elaborato e proposto due interventi, entrambi presenti nella graduatoria dei progetti finanziabili, che serviranno a riqualificare proprietà appartenute alla mafia. Da queste azioni nasceranno una nuova struttura sportiva e un nuovo asilo, con grande beneficio della cittadinanza».
«Si tratta di un altro grande risultato dell’Amministrazione – conclude il sindaco – in termini di pianificazione e di progettazione, in questo caso con un grande valore anche culturale, sociale ed etico. Questo significa costruire la città del futuro, non solo con le opere fisica, ma anche con fondamenta solide di lotta alla cultura ‘ndranghetista ed al malaffare».
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