CORIGLIANO ROSSANO Passato il santo – ovvero l’estate – passata la festa. L’antico proverbio rimbomba come una campana nei pensieri dei cittadini di Schiavonea. Il popoloso borgo marinaro di Corigliano Rossano sembra aver compiuto un passo indietro nel tempo tra degrado, incuria, cumuli di spazzatura, spiaggia colma di detriti lasciati dalle mareggiate e quell’atmosfera natalizia che dovrebbe far respirare un clima che non si respira affatto. Poche le luminarie e non scalda il cuore neanche l’albero di Natale allestito in piazzetta Portofino dall’amministrazione comunale su un palo di legno e delle luci scarne.
L’umore a Schiavonea, quindi, non è dei migliori. Dopo il panem et circenses propinato quest’estate con concerti e manifestazioni fine a sé stesse – nessuna delle quali ha lasciato il segno della destagionalizzazione della proposta turistica – alla Marina non si spirano venti favorevoli all’amministrazione in carica, tanto da indurre qualcuno a sottoscrivere la proposta di “scissione”.
In consiglio comunale, nei giorni scorsi, il giovane consigliere Mattia Salimbeni, ex coordinatore di Forza Italia Giovani, eletto nella maggioranza Stasi con il gruppo consiliare “Corigliano Rossano domani”, poi passato all’opposizione, quindi approdato da qualche settima ad Azione, ha lanciato strali. Antifusionista convinto, nonostante la giovanissima età, denuncia tutta una serie di problemi.
«Schiavonea – dice al Corriere della Calabria – è abbandonata a sé stessa, è una comunità che riesce a sopravvivere grazie all’energia dei suoi cittadini ed alle formazioni che si creano all’interno, ma che non può contare assolutamente sull’istituzione comunale. A tutto ciò stiamo assistendo quotidianamente e basta fare due passi nel borgo marinaro. Abbiamo un problema legato alla sicurezza che si è trasformato in emergenza. Fa specie che il sindaco chieda, nei suoi latrati quotidiani, più sicurezza e attenzione delle forze dell’ordine a Schiavonea, ma poi si dimentica di fare la sua parte. Questa amministrazione comunale passerà alla storia per aver chiuso la delegazione della polizia municipale a Schiavonea. Ovvero il Comune è carente proprio con i suoi presìdi di legalità. E poi lascia al buio interi quartieri e si ricorda di garantire un minimo di decoro soltanto nel mese di agosto. Schiavonea – conclude Mattia Salimbeni – è in uno stato manutentivo pietoso, invasa dai rifiuti ed i cittadini sono legittimamente arrabbiati». (l.latella@corrierecal.it)
x
x