Ultimo aggiornamento alle 21:11
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

Il vertice

Estrazione del metano a Crotone. C’è l’accordo con Eni: al Comune 16,750 milioni

Finanziamenti spalmati su 4 anni. La produzione arriverà a 500 milioni di metri cubi all’anno. Voce: «Non è una transazione, ma un piano di sviluppo»

Pubblicato il: 21/12/2022 – 18:19
di Gaetano Megna
Estrazione del metano a Crotone. C’è l’accordo con Eni: al Comune 16,750 milioni

CROTONE L’Eni riconosce al Comune di Crotone 16.750.000 euro per le attività legate all’estrazione del metano. L’accordo e le finalità sono state illustrate nel corso di una conferenza stampa, tenutasi oggi pomeriggio, che ha visto la partecipazione del sindaco, Vincenzo Voce, del vicesindaco, Sandro Cretella, e dell’assessore al Bilancio, Antonio Scandale. «Non è una transazione, ma l’accordo per lo sviluppo», ha introdotto Voce, che ha subito voluto chiarire che il documento partorito questa mattina «non ha nulla a che vedere con la transazione firmata nel 2008».
Quella transazione, infatti, metteva la parola fine ad una stagione di scontri legali, che vedevano schierati su fronti opposti l’Eni e il Comune.
L’accordo di oggi, frutto di una trattativa iniziata tre mesi dopo l’insediamento della giunta comunale guidata da Voce, è stato sottoscritto perché l’Eni vuole raddoppiare la quantità di metano da estrarre: attualmente dalle piattaforme antistanti la città pitagorica vengono succhiati 250 milioni di metri cubi di metano all’anno e dopo l’intervento previsto a due pozzi (in un primo momento si parlava di tre pozzi) la produzione arriverà a 500 milioni di metri cubi all’anno. Voce ci ha tenuto a precisare, lo ha anche ripetuto più volte, che il Comune non ha autorizzato nessun intervento e né c’è stato baratto per altre questioni (vertenze in questo caso) quali l’Imu e la bonifica nell’area industriale. La convenzione non ha nemmeno attinenza con le royalties. Non c’è nessuna attinenza nemmeno con i 72 milioni di euro che il Tribunale di Milano ha riconosciuto alla città per i danni ambientali subiti. La gestione di questi ultimi fondi sono di pertinenza del governo nazionale. Altra questione più volte sottolineata da Voce riguarda come la gestione dell’accordo: “E’ stato fatto tutto alla luce del sole. Agli incontri, che non rientrano nei compiti del consiglio comunale, hanno partecipato i consiglieri comunali Nicola Corigliano (maggioranza) e Antonio Manica (opposizione). Questi due consiglieri hanno avuto un ruolo attivo nella trattativa.

I finanziamento distribuiti in quattro anni

Il massimo della spesa annuale stabilito nella convenzione è di cinque milioni. Occorreranno, quindi, quattro annualità per spendere tutta la cifra. Per avere la disponibilità dei fondi sarà sufficiente inserire la realizzazione dell’opera pubblica nel piano delle attività annuali. Il solo inserimento nel piano consente al Comune di incassare una trance del 10%. Il Comune ha già realizzato una serie di progetti su cui far convergere i finanziamenti: il raddoppio della strada Farina-Tufolo, che prevede un impegno di spesa di quattro milioni di euro; la riattivazione dei serbatoi di accumulo dell’acqua potabile in località San Giorgio (due milioni di euro), di proprietà del Comune, che consentirà alla città di avere a disposizione  18.000 metri cubi di acqua in più per fare fronte alle continue emergenze; interventi per le periferie per due milioni di euro; impegni di spesa per il trasporto e la mensa scolastica e altro.  Saranno ammessi i progetti inseriti nel contesto di quattro macro aree funzionali: cultura, rigenerazione urbana, salvaguardia del litorale costiero e sviluppo del territorio.

Trasparenza degli atti

L’amministrazione è anche impegnata alla sottoscrizione di un protocollo di legalità e trasparenza, simile a quello già sottoscritto per i fondi del PNRR con la Procura della Repubblica e la guardia di finanza. Sempre nel rispetto assegnata ad un assessore comunale. A gennaio dovrebbe esserci la rimodulazione della Giunta e la nomina di tre nuovi assessori.

In prospettiva ci sono altri due accordi

Nel confronto con l’Eni si è anche discusso della questione della subsidenza, fenomeno molto presente a Crotone, che potrebbe essere legato all’estrazione del metano. Per arrivare ad individuare le cause della subsidenza si prospetta un ulteriore accordo che prevede un finanziamento da parte dell’Eni di 4.900.000 euro. Questo accordo non si farà esclusivamente con il Comune, ma saranno coinvolte anche la Regione, la Provincia pitagorica, l’Unical e il ministero della Cultura. Si prevede la costituzione di un Comitato scientifico, che sarà coordinato dalla Regione Calabria. L’altra accordo dovrebbe essere firmato con i pescatori. L’eni mette sul piatto un altro milione di euro destinato alla marineria crotonese per compensare i danni subiti nelle attività di pesca per la presenza a mare delle piattaforme. Nel corso della conferenza stampa il sindaco ha tratto i temi politici, mentre il vicesindaco e l’assessore al Bilancio sono entrati nel merito delle questioni tecniche. (redazione@corrierecal.it)

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x