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Ieri, oggi e domani: il Teatro Politeama di Catanzaro festeggia i 20 anni e guarda al futuro

Iniziative al via per il ventennale dell’inaugurazione. Il ricordo di Foglietti. La Fondazione: ora attendiamo anche il sostegno dei privati

Pubblicato il: 21/12/2022 – 10:23
Ieri, oggi e domani: il Teatro Politeama di Catanzaro festeggia i 20 anni e guarda al futuro

CATANZARO Oltre 700 rappresentazioni, con spettacoli d’eccezione e grandissimi nomi del teatro, della musica, della danza, dell’arte, del cinema, nomi di livello non solo nazionale ma anche internazionale. Il Teatro Politeama di Catanzaro è una pagina di straordinaria importanza per la cultura non solo del capoluogo ma di tutta la Calabria, una pagina che compie 20 anni, tanti quanti ne sono trascorsi dalla sua inaugurazione. Soffia forte il vento dei ricordi in questi giorni a Catanzaro, che celebra il suo teatro, forse il luogo di maggiore identità della città, con una serie di eventi che hanno preso il via ieri: uno spettacolo targato Stefano Massini e una mostra che raffigura le presenze più significative – una su tutte quella di Ennio Morricone – che hanno calcato il palcoscenico catanzarese e sulle quali si staglia l’immagine sorridente di Mario Foglietti, sceneggiatore, registra, critico cinematografico, uomo di cultura che si può definire il “padre” del Politeama, che infatti porta il suo nome.

Costa sotto l’immagine di Foglietti

Nel solco tracciato da Foglietti

È stata la figura al tempo stesso elegante ed evocativa di Foglietti, ricordato da tutti gli intervenuti alla mostra e allo spettacolo, a fare da sfondo al fiume di emozioni che si è riversato ieri sera sul Politeama, a suggello dell’importanza di un teatro che ha vissuto, nei suoi 20 anni di storia, anche momenti difficili, come il fermo per la pandemia, ma che è riuscito a restare vivo e a mantenere l’annuale stagione, a  differenza di tanti altri teatri calabresi e non. Anche per questo è stata tanta l’emozione, come quella che ha afferrato l’ex primo cittadino Sergio Abramo, sindaco per quattro mandati di Catanzaro e soprattutto il sindaco che ha visto letteralmente sorgere il Politeama: era il 29 novembre del 2002. «Ogni settimana – ricorda Abramo parlando con l’AGI – venivamo a controllare i lavori perché volevamo finire presto, perché pensavo che dare alla città un teatro dopo tantissimi anni era la cosa più importante, soprattutto per far rivivere la storia del san Carlino, storia che sentivo da mio padre. Pensavo che dare il teatro alla città sarebbe stata una delle cose più belle, e forse il Politeama è stata l’opera più bella che sia stata costruita a Catanzaro. Quegli anni – aggiunge Abramo – sono stati un periodo d’oro, anche perché all’epoca c’erano anche le risorse, e in tutta onestà devo dire che l’amministrazione precedente alla mia aveva lasciato i fondi. Ma siamo riusciti in pochissimo tempo a finire tutti i cantieri, velocizzando al massimo perché era doveroso farlo». In platea anche l’attuale sindaco Nicola Fiorita, che guarda anche in prospettiva:   «Ora ci godiamo questa festa sapendo che da domani dovrà iniziare una nuova storia. Avremmo voluto mettere le stesse risorse che in passato il Politeama ha avuto, purtroppo era difficile farlo vista l’attuale congiuntura economica, ma – spiega Fiorita – quest’anno l’esigenza era tenere in vita il Politeama e questa storia gloriosa, che ora deve rinnovarsi con l’obiettivo di vedere il nostro teatro alla guida di un sistema regionale dei teatri».

Da sinistra Costa, Fiorita e Casadonte

Le voci della Fondazione

A sua volta, l’attuale direttore generale della Fondazione Politeama, Aldo Costa, osserva: «Ritrovarmi qui 20 anni dopo è felicità. Io sono un inguaribile ottimista ma sono anche uno che non le manda dire: la Fondazione Politeama non può reggersi solo sui contributi dell’amministrazione comunale, ci sono anche altri soci fondatori come Regione e Province. Ma – rimarca Costa – mi rivolgo anche ai privati, che nella nostra regione sostengono raramente le iniziative culturali a differenza di quanto avviene altrove». Infine, il sovrintendente del Teatro Politeama Gianvito Casadonte, che traccia un bilancio ma lancia anche uno sguardo al futuro: «Abbiamo costruito tanto in questi anni, se si pensa che sei anni fa gli abbonati erano 267 abbonati e oggi, grazie a voi, sono 827. Questo fa capire che l’importante è riuscire ad attuare il ricambio generazionale, perché solo così il teatro avrà vita lunga. Riuscire a intercettare le nuove generazioni è la mission di questo teatro e della Fondazione. Il sindaco Fiorita – sottolinea Casadonte – condivide questo percorso, E sono convinto che lavoreremo in questi anni ad avvicinare sempre più giovani anche con la prossima stagione che mi auguro possa essere presentata a breve». Infine, da Casadonte il saluto tra gli applausi: «Buon compleanno Politeama». (redazione@corrierecal.it)

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