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Loizzo: «La sfiducia come capogruppo della Lega in Consiglio regionale? Un atto di prepotenza»

La parlamentare: «La sfiducia di ieri è la mia personale fiducia di oggi verso gli elettori che a migliaia mi chiamano ogni giorno»

Pubblicato il: 21/12/2022 – 9:48
Loizzo: «La sfiducia come capogruppo della Lega in Consiglio regionale? Un atto di prepotenza»

«Sono in studio con i miei collaboratori quando nel tardo pomeriggio di ieri mi giunge lettera della regione relativa alla sfiducia come capogruppo a firma dei consiglieri Raso e Gelardi e con l’astensione dì Mancuso, avente data 20 dicembre 2022 recante come motivazione la mia assenza dal consiglio per i motivi di impegno parlamentare noti a tutti. Premettendo che era stata già inviata alla giunta per le elezioni comunicazione relativa alle mie dimissioni dal consiglio regionale a partire dal 31-12-2022 con lo scopo unico di procedere alla stesura del documento economico di rendicontazione del gruppo Salvini premier, ritengo tale sfiducia a 10 giorni dalle mie dimissioni un atto slegato dai canoni della correttezza formale e strutturale». Così in una nota Simona Loizzo, dopo la notizia della sfiducia dei due consiglieri regionali Giuseppe Gelardi e Pietro Raso al capogruppo della Lega in Consiglio regionale, peraltro eletta alla Camera alle Politiche del 25 settembre. «Mai nessuno – puntualizza Loizzo – mi ha informata né chiamata né alla mia richiesta di spiegazioni al futuro capogruppo, da me sempre indicato come sostituto nelle riunioni dei capogruppo, è emersa una spiegazione logica e reale e soprattutto formalmente corretta su tale sfiducia. Vero è che avevo nei consigli regionali precedenti indicata la mia linea su due diverse leggi poi ritirate relative alla nomina del consigliere supplente e sulle slot machine, vero è che la seconda legge sarà ripresentata ma io sono assolutamente contraria alla sua attuazione, vero è che sono responsabile di un emendamento per finanziare un campetto di calcio per i ragazzi di Mirto e che ho avuto i complimenti da un consigliere di minoranza, vero è che c’era fretta di nominare capogruppo prima che subentrasse nuovo consigliere regionale, vero è che non ho mai partecipato a spartizione di poltrone se non per aver indicato una bravissima giovane consigliera leghista alle pari opportunità, ma a quale di questi accadimenti si lega la sfiducia? La politica vera – prosegue il deputato – vola più in alto, sopra la chiacchiera di una stampa che si cimenta a definire bipoltronista chi prende una sola indennità e lavora e non cazzeggia tra Camera e Regione (ancora non mi è dato sapere fonte di tale affermazione), la politica vera è quella di un consenso largo e imprevedibile sganciato da processi di gestione, la politica vera mi ha regalato grazie alla fiducia di Matteo Salvini la vittoria in 10 mesi per ben 2 volte suscitando ovvie e comprensibili resistenze e anticorpi, la sfiducia di ieri è la mia personale fiducia di oggi verso gli elettori che a migliaia mi chiamano ogni giorno e che mi rendono fortissima nella convinzione che questa disgraziata terra abbia bisogno di essere rappresentata da una politica scevra da grettezza e interessi. Ringrazio Matteo Salvini per la opportunità concessami di rappresentare la Calabria alla Camera dei Deputati dopo averla con onore e dedizione rappresentata come Capogruppo alla Regione Calabria, rinnovo la mia stima e affetto al governatore della Regione Calabria che con le sue straordinarie capacita può guidare il volano del cambiamento di passo della politica regionale, al gruppo Salvini premier consiglio di esprimere una linea politica chiara di coerenza e alleanza a partire dalla presidenza del consiglio senza esserne mai della alleanza sua subalterna, a Jole Santelli che per mano di Nino Spirlì entrambi segni di moralità identitaria e che hanno caratterizzato il mio ritorno in politica un forte e lungo abbraccio, alla mia struttura da capogruppo e al gruppo da me guidato va ogni mio personale affetto e riconoscenza per avere fatto un miracolo riconosciuto oggi come modello di meridionalismo incantato, siamo a Roma per la nostra Calabria. Preciso – conclude Loizzo – che se fossi rimasta in carica fino al 31 dicembre avrei rendicontato il bilancio in attivo con restituzione dei soldi pubblici ai calabresi, di cui sicuramente il nuovo capogruppo si farà carico. Preciso e sottolineo che la mia contrarietà alla legge sulle sale da gioco è in perfetta linea con il governo Meloni, con le dichiarazioni programmatiche sul punto del sottosegretario Alfredo Mantovano. Su questo punto confermo dì rappresentare in pieno la linea della Lega perché rappresento l’idea che ha il centrodestra sulla materia e che è stata espressa dalla Conferenza episcopale e dalle comunità dì recupero. E prima di domani bisogna fare chiarezza per rispetto degli elettori».

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