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Rende: «Il contributo alla Biblioteca civica è un obbligo morale del Comune di Cosenza»

Cosenza Cresce Insieme esprime compiacimento per la decisione della giunta di ripristinare la quota in favore dell’ente

Pubblicato il: 21/12/2022 – 17:47
Rende: «Il contributo alla Biblioteca civica è un obbligo morale del Comune di Cosenza»

COSENZA «A nome del gruppo consiliare che rappresento e del movimento politico Cosenza Cresce Insieme, esprimo compiacimento per la scelta della giunta municipale di Cosenza di ripristinare il contributo a favore della Biblioteca Civica, per la copertura delle spese correnti». È quanto dichiara in una nota Bianca Rende, capogruppo in consiglio comunale di Cosenza Cresce Insieme.
«Si tratta, infatti, di una questione della quale dibattevamo sin dalla scorsa consiliatura – prosegue – ritenendo che fosse assolutamente da biasimare l’abolizione del contributo invece dovuto ai sensi dello statuto dell’ente morale che governa la storica istituzione bruzia. Bene ha fatto l’amministrazione comunale a rispettare quello che è un obbligo morale prima ancora che giuridico e a dare segnali di speranza rispetto alla ripresa delle attività in quel luogo quasi sacro per la cultura calabrese e non solo. In questi anni ci siamo ritrovati anche intorno alla tenacia e alla straordinaria forza di volontà della prof.ssa Gilda De Caro, presidente dell’associazione “Civica amica” che ha sempre coinvolto, oltre a me, il consigliere Francesco Alimena, la parlamentare Annalaura Orrico ed altri convinti estimatori e appassionati della Biblioteca civica, perseguendo un proposito di salvaguardia, ma soprattutto di rilancio della stessa».
«Sono fiduciosa che con il ripristino ordinario di questo contributo, insieme ai fondi che saranno spesi all’interno del Cis per la ristrutturazione della sede e la digitalizzazione del catalogo e con l’adesione quanto più larga possibile al progetto di raccolta fondi per il pagamento dei debiti pregressi, potrà scriversi una nuova pagina e intravedersi un futuro più solido per la Civica, nell’interesse sia dei lavoratori – personale qualificato che ha dedicato la propria vita alle attività della Biblioteca e che da tempo non percepiva ormai alcun compenso – che dell’identità storico-culturale della città e degli utenti che potranno continuare a godere dell’inestimabile patrimonio che essa custodisce e che continuerà ad acquisire», conclude Bianca Rende.

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