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Occhiuto: «Ho trovato una regione non governata da anni. Nel 2023 grande impegno su sanità e riforme»

Il governatore: «Mai tante risorse in 30 anni per le infrastrutture. Nessun problema con la maggioranza. Orsomarso? Ecco perché ho trattenuto il turismo»

Pubblicato il: 22/12/2022 – 13:24
Occhiuto: «Ho trovato una regione non governata da anni. Nel 2023 grande impegno su sanità e riforme»

CATANZARO «Si può sempre fare di più, se non si avesse questa percezione non si andrebbe avanti nella vita e nel lavoro». Così il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto ha esordito incontrando alla Cittadella i giornalisti per un bilancio di fine anno.

«Ho trovato una Regione non governata»

«Non ho mai polemizzato con i governi regionali degli ultimi 15-20 anni, confesso che per quanto mi fosse chiaro il livello e la gravità dei problemi della Calabria a volte ho avuto la percezione che questa regione per tanti anni non sia stata governata», ha osservato Occhiuto. «I cittadini – ha aggiunto il governatore – hanno sotto gli occhi quello che succede nella sanità, una sanità in macerie, ma lo stesso ritardo l’ho riscontrato in molti altri settori strategici. Penso all’idrico, perché la Calabria è ricchissima di acqua e però soffriamo la siccità e negli anni passati nessun investimento per porre fuori dalla procedura di liquidazione Sorical, che invece abbiamo fatto in pochi mesi, per fare investimenti sulla rete di distribuzione e sulle dighe e anche quelli li stiamo mettendo in campo. Sulla depurazione pensavo che il problema fosse dovuto ai depuratori e invece mi sono reso conto che è tutto il sistema della depurazione che non è stato governato negli ultimi decenni. Nell’ambiente abbiamo fatto salti mortali per evitare di spedire rifiuti all’estero pagando 320 euro a tonnellata come avveniva in passato: ci siamo riusciti ma sono pochi gli impianti perché il sistema delle autonomie locali non ha individuato insieme alla regione gli impianti per il trattamento dei rifiuti. È una Regione che è stata trascurata e dal governo nazionale e dai decisori politici regionali nel corso degli anni: lo sapevo ma non immaginavo fino a questo punto, però questo mi stimola ulteriormente. Come sto dicendo a molti ministri miei amici, fare le cose per bene in Calabria è molto più sfidante che altrove, per cui – ha sostenuto il governatore – sono convinto che lavorando duramente, come ho cercato di fare quest’anno, dimostreremo che la Calabria può essere ben governata».

Gli obiettivi per il 2023

Occhiuto si è soffermato anche sugli obiettivi per il prossimo anno. «Ancora tanto impegno sulla sanità. Ci vorrà più del 2023 per metterla a posto, ma – ha rilevato il presidente della Regione – nel 2023 avremo finalmente un nuovo sistema dell’emergenza urgenza per fare in modo che le ambulanze finalmente arrivino in tempo e siano meglio organizzate, ci saranno investimenti importanti sulla riorganizzazione e ristrutturazione dei pronto soccorso, ci saranno avanzamenti, anche questi importanti, nella costruzione dei grandi ospedali, anche questi li ho trovati praticamente fermi ma li concluderò nell’arco della mia legislatura. E poi andremo avanti con le riforme, le riforme nell’idrico con Sorical che diventerà il soggetto unico del ciclo integrato delle acque e comincerà a occuparsi anche del ciclo della depurazione. Sui rifiuti metteremo a terra il raddoppio del termovalorizzatore di Gioia Tauro e continueremo a investire sulla raccolta differenziata e sugli impianti. C’è tanto lavoro ma c’è tanta voglia di svolgerlo».

«Positivo rapporto con la maggioranza»

Quanto allo “stato di salute” della sua maggioranza, Occhiuto ha detto: «Lo valuto positivamente, perché ho un rapporto sempre di grande disponibilità con i consiglieri regionali e non mi pare ci sia alcun problema nel rapporto con loro.  Io mi occupo del governo, il consiglio regionale si deve occupare di fare le leggi, di fare l’indirizzo politico e di controllare il governo regionale. La commistione che c’è stata in passato tra consiglio regionale e governo credo che non abbia fatto bene né al consiglio regionale né al governo, quindi sto cercando di realizzare quello che lo statuto della Calabria dice e anche quello che deve essere il funzionamento di una regione che deve programmare, si deve occupare meno di gestione, quando i consiglieri regionali mi danno dei suggerimenti sul modo di programmare gli interventi li giudico preziosi. Quando dovessero essere interessati solo a questione di gestione, come non interessano a me vorrei non interessassero a nessun altro».

«Mai così tante risorse in 30 anni sulle infrastrutture

«Me lo auguro». Così poi il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, nel corso del punto stampa di fine anno, ha risposto ai giornalisti che gli hanno chiesto un commento sulle parole del ministro delle Infrastrutture Salvini, che ha prospettato la posa della prima pietra per il Ponte entro due anni, Occhiuto ha risposto così. «Ho detto più volte al ministro Salvini – ha proseguito Occhiuto – che il Ponte è importante perché è attrattore di altri investimenti in infrastrutture. Per il Ponte può succedere un po’ quello che è successo con l’autostrada: quando si fece l’autostrada tanti anni fa molti protestavano perché mancavano le strade di collegamento tra i Comuni, poi siccome è stata fatta l’autostrada sono state fatte anche le strade. Ecco, utilizzando l’argomento del Ponte sono a esempio riuscito a convincere Salvini e il governo a mettere altri 3 miliardi nel bilancio dello Stato per la Statale 106: avevo chiesto in 10 anni, me li hanno dati in 15 anni ma il capo della Ragioneria generale dello Stato mi ha detto che se Anas ha progetti pronti le risorse possono essere rimodulate spendendole anche prima. Non ho ricordo – ha proseguito il presidente della Regione Calabria – di risorse così importanti stanziate per le infrastrutture e la Statale 106 negli ultimi 30 anni».

«Puntiamo a una gestione accentrata sulla depurazione»

Capitolo depurazione: «Stiamo lavorando da novembre sui problemi strutturali della depurazione. Ho chiesto al nuovo direttore generale di Sorical di accelerare le procedure per avere in gestione tutti i depuratori del tratto di mare che subisce il maggiore problema di inquinamento, da Tortora a Nicotera, vorremmo quindi – ha rimarcati Occhiuto – una gestione accentrata e intervenire sui problemi strutturali, c’è un problema gigantesco del collettamento ci sono tanti aggregati urbani e tante imprese che non sono collegate alla rete fognaria, questa è la ragione per cui quando piove il sistema va in tilt anche d’inverno. Perché la rete che trasporta nelle acque bianche finisce dei depuratori, anche questo è un sistema da rifondare dalle macerie ma lo faremo». Occhiuto ha poi sostenuto che uno dei motivi di maggiore soddisfazione è «aver dimostrato al Paese che la forestazione può essere una risorsa, aver conseguito il primato – una volta tanto – di regione con meno incendi, dopo che per anni siamo stati nelle prime pagine dei giornali e nei telegiornali tra le regioni meno virtuose».

«Attrarre gli investimenti tre trattenere i giovani qui»

L’emergenza lavoro, soprattutto giovanile, e spopolamento della Calabria: Non bisogna far proclami né che un problema del genere si risolve in qualche mese o in qualche anno, per trattenere i giovani in Calabria, che – ha spiegato Occhiuto – sono la risorsa economica e di sviluppo maggiore, bisogna creare opportunità per i giovani, per questo mi sto impegnando in un importante programma di attrazione di investimenti. Alcune aziende stanno investendo, altre arriveranno ad investire, nell’arco del 2023, bisogna creare le condizioni perché i giovani possano rimanere. Dire astrattamente che si lavora per trattenere i giovani senza creare le condizioni e le opportunità per trattenerli, non è né onesto né giusto».

«Il rigassificatore di Gioia Tauro è strategico»

Occhiuto ha quindi ulterimente ribadito la sua posizione sulla politica energetica. «Sulla Zes il governo è intervenuto anche in maniera importante nella legge di bilancio prevedendo che continuino e anzi che siano maggiormente finanziati gli interventi per le zes, e di questo sono particolarmente felici. Sul rigassificatore c’è una disponibilità del presidente Meloni che ha certificato nel suo intervento al Senato appena insediata, c’è una preoccupazione del ministro Pichetto Fratin perché sostiene ce se ci fosse il rigassificatore a Gioia Tauro questa enorme quantità di gas non passerebbe nello strozzamento della rete Snam che c’è sull’Adriatico. Sto spiegando anche al ministro che il rigassificatore è un impianto strategico perché è utile a conferire indipendenza energetica al paese. Se – ha aggiunto il presidente della Regione Calabria – noi avessimo il rigassificatore oggi faremmo in Italia il prezzo del gas perché potremmo dire all’Algeria all’Azerbaijan ‘o ci dai il gas a questo prezzo, al prezzo giusto, a quello che diciamo noi, oppure noi invece di far passare il vostro gas facciamo passare quello del rigassificatore di GioiaTauro magari comprandolo negli Stati uniti o in altri paesi dove costa 20 volte in meno’. È un tema di politica industriale che dà visione di un percorso da realizzare per conferire indipendenza energetica al nostro paese, sono convinto se ne appassioneranno tutti proprio nel 2023».

«Ecco perché ho trattenuto al delega al Turismo»

Infine, Occhiuto ha spiegato il motivo per cui ha trattenuto al delega al Turismo, così rispondendo così ai giornalisti che gli hanno chiesto se questa decisione era da legare alle polemiche sulla gestione di Orsomarso dopo il polverone sollevato dalla campagna promozionale della Calabria a Milano. «No, no, credo – ha rilevato il governatore – che l’assessore Orsomarso, ora senatore, abbia investito energia nella promozione della Calabria, quindi non l’ho fatto per questo ma perché credo che il turismo sia uno degli asset strategici della nostra regione quindi la regione continuerà a promuovere iniziative anche fuori dalla Calabria, la mia idea è di associare interventi importanti della produzione interventi altrettanto importanti nella qualificazione dell’offerta turistica in Calabria, perché vendere un prodotto anche turistico pretende che poi quel prodotto si abbia e sia di qualità, quindi bisogna fare un investimento importante nelle strutture turistiche e nella mobilità, questo è un tema che io affronterò nella mia qualità di assessore al turismo: la mobilità a sostegno del turismo. Se un turista viene a Tropea e vuole andare a vedere i Bronzi di Riace non sa come andarci, far venire turisti in Calabria e poi non dargli la possibilità di spostarsi per vedere quello che c’è non è il massimo. Per cui si alla promozione e sì agli interventi utili a qualificare gli interventi turistici. Questa – ha concluso Occhiuto – è la ragione per cui ho deciso di trattenere la delega». (a. c.)

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