Regione, Occhiuto ricompatta e “blinda” il centrodestra: «Sono un presidente fortunato»

REGGIO CALABRIA Pace fatta, “vulnus” sanato e incomprensioni messe (forse) alle spalle. Dopo gli “strappi” sulla vicenda del consigliere supplente e sul primo testo della legge sulla ludopatia il centrodestra ritrova la sostanziale unità e la tradizionale compattezza nell’ultima seduta del Consiglio regionale del 2022, ed è direttamente il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto a blindare la sua maggioranza in aula, intervenendo a porre il sigillo finale sulla contestatissima normativa in tema di gioco d’azzardo, fonte di nervosismo anche nel suo schieramento. E questo il dato politico più significativo dell’ultima seduta consiliare. Parole al miele, quelle che Occhiuto ha indirizzato ai consiglieri regionali, alcuni dei quali – sia pure senza mai uscire allo scoperto – avevano fatto veicolare malumori e mugugni all’indirizzo del governatore. Occhiuto ha evidentemente fiutato l’aria e in aula ha legittimato con il suo intervento l’atteggiamento del centrodestra sulla legge in tema di ludopatia («Un testo migliorato e all’avanguardia», ha affermato) e si è lanciato in lodi quasi sperticate ai consiglieri di centrodestra, anche se ovviamente ha ribadito la linea Maginot, perché non si sa mai e perché alla fine è sempre lui il leader della coalizione. «Nessun braccio di ferro con la mia maggioranza, verso la quale ho grande rispetto, a cominciare dal presidente Mancuso che credo stia svolgendo il ruolo di presidente del Consiglio regionale con equilibrio e serietà straordinari e non merita di essere additato come uno di parte», ha detto Occhiuto in aula. E poi: «Non so – ha rilevato Occhiuto – se sono il migliore o uno dei migliori presidenti della Regione, ma ho una certezza: sono uno dei più fortunati presidenti della Regione in Calabria perché ho una maggioranza che ha capito le regole di ingaggio, ha capito che io non mi sostituisco al Consiglio regionale e ha capito che il Consiglio regionale non si può sostituire al governo regionale. E ho una maggioranza che ha capito che è finito il modo tradizionale del Consiglio regionale di rapportarsi con il governo regionale. E io ringrazio ciascuno della maggioranza perché in quest’anno di governo regionale non c’è mai stato un consigliere regionale che sia venuto da me per suggerire nomine o atti di gestione, perché hanno capito che sarebbero stati respinti con perdite ma soprattutto perché – ha concluso Occhiuto – hanno avuto la capacità di comprendere che questo modo di governare la Regione non appartiene a questo centrodestra». (a. c.)