CROTONE La sanità guarda al futuro anche in Calabria grazie ad alcuni esempi d’eccellenza come quelli della Cardiologia di Crotone. L’equipe medica guidata dal dottor Fabio Megna continua ad eseguire con successo da alcune settimane, presso il presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Crotone, nuovi impianti di pacemaker leadless, device miniaturizzati che non necessitano dei classici elettrocateteri per connettere il pacemaker al muscolo cardiaco. A spiegarne i dettagli è lo stesso Megna: «Questi dispositivi rappresentano l’optimum per i pazienti anziani e fragili – racconta – in quanto la tecnica utilizzata per l’impianto è priva delle complicanze tipiche di quella utilizzata per un pacemaker tradizionale, pur garantendo la stessa efficacia di funzionamento. Allo stato attuale, gli impianti di pacemaker leadless rappresentano circa il 5% degli impianti di pacemaker totali. Le aziende produttrici di pacemaker stanno effettuando investimenti economici cospicui per sviluppare nuovi software e batterie ad elevato amperaggio, che consentiranno di ampliare la platea di pazienti che potrà beneficiare di tali dispositivi nei prossimi anni». I vantaggi dei pacemaker leadless sono legati essenzialmente alle loro piccole dimensioni, al minimo peso, all’assenza di meccanismi di connessione tra generatore ed elettrodi, dato che questi coesistono in una singola unità, alla procedura di impianto mininvasiva transcatetere, e al rischio di infezioni molto più basso. Inoltre, vi è un positivo impatto psicologico legato all’assenza di cicatrice e di tasca sottocutanea.
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